ANBI, in Sardegna la crisi idrica è una corsa contro il tempo: al via interventi strategici per l’agricoltura - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 10:51

ANBI, in Sardegna la crisi idrica è una corsa contro il tempo: al via interventi strategici per l’agricoltura

Vincenzi (ANBI): Prevenire significa eliminare lentezze decisionali e burocratiche”

di Redazione

ANBI, crisi idrica senza fine in Sardegna: è corsa contro il tempo con l’avvio di interventi strategici per l’agricoltura

Il Consorzio di bonifica Nord Sardegna (CBNS) ha ufficializzato cinque nuove convenzioni con la Regione, un pacchetto di opere dal valore complessivo di oltre 23 milioni di euro tra Fondi FSC e Piano Regionale di Bonifica. L’obiettivo è trasformare la gestione dell’acqua, rendendola più sicura, moderna e capace di resistere alla crisi climatica con immediata operatività. Nei primi mesi del 2026 si darà il via alla progettazione esecutiva e alle procedure di gara per i lavori più urgenti.

"Ancora una volta i Consorzi di bonifica e irrigazione dimostrano un’efficiente capacità operativa a fronte di tempistiche dei soggetti decisori ormai incompatibili con la velocità dei cambiamenti climatici. La prevenzione nasce anche dallo snellimento degli iter burocratici"; ricorda Francesco Vincenzi, presidente di ANBI, Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

"È l’avvio di una programmazione attesa da anni. Grazie alle risorse FSC e ai fondi del Piano Regionale di Bonifica possiamo ora intervenire sui punti più fragili e strutturali della rete. È una scelta strategica e concreta a servizio dell’agricoltura, riconosciuta valore economico e sociale del nostro territorio", aggiunge Anton Pietro Stangoni, presidente del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna.

Nel dettaglio, 13,4 milioni di euro sono destinati alla Piana di Chilivani con la nuova derivazione dal rio Mannu, un’opera che garantirà una fonte d’acqua sicura per un distretto cruciale. 4,5 milioni di euro andranno all’impermeabilizzazione del canale irriguo di Perfugas per evitare dispersioni. 3,1 milioni di euro serviranno alla rete Chilivani San Nicola per eliminare l’interferenza della condotta anello con il quartiere di San Nicola. 1,76 milioni di euro interesseranno la Bassa Valle del Coghinas per la razionalizzazione del settore irriguo a La Muddizza. 250 mila euro saranno infine utilizzati per la manutenzione degli impianti di sollevamento di Sugliana a Valledoria.

"Una parte importante di questi investimenti riguarda la Piana di Chilivani, un’area agricola fondamentale per allevamenti e colture foraggere. Con i nuovi interventi avremo una rete più sicura e ridurremo i rischi di fermo irriguo grazie alla derivazione dal rio Mannu. Per gli agricoltori significa programmazione, affidabilità e minori vulnerabilità", sottolinea Francesco Pala, vicepresidente dell’ente consorziale.

Il direttore generale di CBNS, Giuseppe Bellu, evidenzia invece la visione tecnica. "I progetti che ora prendono avvio sono frutto di un lavoro tecnico multilivello, fatto di analisi idrauliche, rilievi infrastrutturali e confronto con i distretti. Sono opere pensate non solo per risolvere criticità attuali, ma per costruire un sistema più moderno, digitale e interconnesso. Ora inizia la fase operativa, con progettazioni esecutive, autorizzazioni e programmazione dei cantieri". Il Consorzio di bonifica del Nord Sardegna organizzerà, come consuetudine, una serie di incontri informativi con gli agricoltori prima dell’avvio dei cantieri.

Una significativa novità arriva anche dal sud dell’Isola. La Giunta regionale sarda ha destinato 500 mila euro al Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale per realizzare il progetto di fattibilità tecnico economica “Riconversione ed efficientamento del sistema di approvvigionamento idrico nell’agro di Decimoputzu, Villasor e Villaspeciosa”. Si tratta di un importante passo avanti nella riconversione e infrastrutturazione irrigua del territorio. Il costo stimato per la realizzazione del primo lotto di intervento è di circa 14 milioni di euro.

"È un intervento atteso da tanti anni e di cui finalmente si può avviare la progettazione", dichiara Massimo Gargano, direttore generale di ANBI. "È una risposta alternativa all’utilizzo dei pozzi e della rete potabile, confermando i Consorzi di bonifica e irrigazione come ufficio di progettazione a servizio del territorio".

In sostanza si andrà a progettare una condotta adduttrice di alimentazione dalla diga di Genna Is Abis, un intervento finalizzato alla salvaguardia ambientale di un territorio a forte vocazione agricola, con effetti benefici sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aree interessate.

"In primo luogo si intende salvaguardare le acque di falda riducendone lo sfruttamento, che comporta anche costi importanti per le aziende. Si preservano gli equilibri ambientali e si evita la risalita del cuneo salino, consentendo la ricarica della falda", spiega Efisio Perra, presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale.

Gli effetti benefici potranno garantire anche un migliore apporto di acqua dolce al compendio lagunare di Santa Gilla, limitando la quantità di acqua svasata dalla diga in caso di piena, poiché una parte significativa sarà destinata a soddisfare il fabbisogno irriguo dell’area agricola dei tre comuni interessati. "Crediamo sia un’azione strategica in un contesto di cambiamenti climatici ed eventi estremi che stanno caratterizzando la nostra regione" conclude Perra.