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Bologna Award Food of Master, chi sono i vincitori

Promuovere la ricerca scientifica e tecnologica in tema di sostenibilità agroalimentare, migliorare ed ottimizzare la distribuzione del cibo, ridurre l’impatto ambientale e sociale della produzione e distribuzione alimentare, sostenere una nuova e  cultura nel segno dell’educazione. Questi sono gli obiettivi portanti di Bologna Award, che festeggia la sua 4^ edizione dal 11 al 16 ottobre 2019 con un programma di incontri, dialoghi, eventi scenici, lezioni magistrali, proiezioni ed altri eventi declinati intorno al cibo e alla sostenibilità: un binomio centrale e una sfida cruciale per il futuro della terra. Ideato e promosso da CAAB Centro Agroalimentare di Bologna con la Fondazione FICO, con il sostegno della Camera di Commercio di Bologna, patrocinato da Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna, il Premio punta a valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole. Il Bologna Award – spiega il presidente del CAAB, Andrea Segrè – vuole premiare azioni di sostenibilità in campo della produzione, della trasformazione e del consumo agroalimentare. Sostenibilità vuol dire durare nel tempo, usare al meglio le risorse naturali limitate che abbiamo a disposizione (il suolo, l’acqua, l’energia) per garantirne l’uso sufficiente alle generazioni future. Il premio punta a valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole”. Vincitori della prima edizione sono stati, ex aequo, lo scienziato italiano Salvatore Ceccarelli, che ha prestato la sua opera e il suo ingegno in Paesi e aree arretrate e in guerra, come il Centro ICARDA di Aleppo - Siria oggi distrutto dall'ISIS; e l'organizzazione no profit Northwest Atlantic Marine Alliance, fondata da pescatori della costa Nord Est degli Stati Uniti per promuovere il patrimonio marino come bene comune del pianeta, applicando la ricerca scientifica alla piena sostenibilità delle pratiche di pesca. L’edizione 2017 è andata al ricercatore italiano Matteo Dell’Acqua assieme agli agricoltori etiopi delle comunita’ di Melfa e Workaye, con lo straordinario progetto che ha incrociato la piu’ avanzata ricerca genomica agli antichi saperi rurali. L’edizione 2018 ha premiato Sunita Narain, l’ambientalista indiana che dirige il CSE - Centro Scienza e Ambiente di New Delhi - riconosciuto a livello mondiale come riferimento guida per i Paesi in via di Sviluppo - “per aver individuato nel cibo l’elemento strategico dello sviluppo sostenibile e per le innovative ricerche sul tema portate avanti in questi anni attraverso il Centro Scienza e Ambiente”. Quest’anno invece i vincitori sono stati: l’economista e accademico inglese Raj Patel, docente all’Università del Texas di Austin, per “le articolate analisi condotte da Raj Patel sulle sfide che il mondo moderno deve affrontare per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dalle Nazioni Unite”, l'esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore Limes e presidente di Macrogeo che studia il cibo in rapporto a migrazioni ed evoluzione del mondo; la saggista e divulgatrice Eliana Liotta che ha veicolato le ricerche su cibo, salute e sostenibilità con La Dieta Smartfood,  la casa editrice Aboca, per la sua comunicazione della sostenibilità, grazie alla sua nuova collana “il Bosco degli Scrittori”.

 

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