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Carbon credits, un modello sostenibile: incentivano la compensazione di CO2

Carbon credits: che cosa sono e a che cosa servono 

Sviluppo sostenibile e lotta al cambiamento climatico sono le due grandi sfide globali del presente. Come ridurre l'impatto delle emissioni, come fronteggiare la crisi climatica, come impegnarsi per condurre stili di vita sempre più green, sono domande essenziali a cui presto tutti dovremmo dare delle risposte. Ma già dal Protocollo di Kyoto del 2005, seguito poi dagli Accordi di Parigi del 2015, l'intero globo si è mobilitato per trovare soluzioni a questi problemi globali. Ed è a partire dal 2005 che i crediti di carbonio hanno preso piede, ideati infatti dal Protocollo, sono stati confermati a Parigi. 

Crediti di carbonio o carbon credits sono degli strumenti finanziari, ideati con lo scopo di compensare gli effetti delle emissioni di gas serra. Un credito equivale esattamente a una tonnellata di CO2 equivalente, la cui emissione in atmosfera è stata evitata, ridotta o sequestrata, attraverso interventi specifici. I progetti promossi tramite i crediti di carbonio nascono su una serie di obiettivi globali condivisi, tra i quali: città e comunità sostenibili; lotta ai cambiamenti climatici; impiego delle energie rinnovabili; consumo responsabile; protezione della fauna acquatica e terrestre. In sostanza si tratta di titli,  con i quale le aziende hanno la possibilitò di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, supportando progetti nazionali e internazionali di sviluppo sostenibile. 

Carbon credits: perchè potrebbero servire al settore primario 

A pesare sulla crisi climatica non ci sono solo i settori industriali e energetici. Ma anche quello primario, come l'agricoltura, la quale contribuisce per circa il 10% alle emissioni di gas serra. Secondo quanto riporta Agronotizie.it, il settore primario potrebbe essere anche uno dei principali attori della lotta ai cambiamenti climatici e gli agricoltori potrebbero guadagnare da questo loro sforzo a favore del clima, proprio grazie ai carbon credits. Capita infatti la logica che sta dietro ai titoli, il settore agricolo potrebbe generare una rivoluzione positiva. Un'aziende virtuosa infatti, riporta Agronotizie.it, se mettesse in atto i  comportamenti per assorbire CO2, potrebbe in futuro vedersi assegnati dei crediti di carbonio grazie alle sue attività in favore della mitigazione dei cambiamenti climatici. Questi crediti, conclude, potrebbero quindi essere venduti sul mercato ed acquistati dalle industrie o dalle compagnie aeree che in questo modo finanzierebbero il settore primario.

 

 

 

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