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Elettricità Futura, oggi l'Assemblea. Re Rebaudengo:"Green deal irrimandabile"

Assemblea Elettricità Futura, il Presidente Agostino Re Rebaudengo ha presentato al Governo alcune proposte per cogliere l’opportunità del Green Deal.

Il mondo dell’energia si è riunito oggi in occasione dell’Assemblea Pubblica di Elettricità Futura, la prima guidata dal neo Presidente Agostino Re Rebaudengo, che presenta al Governo alcune proposte per poter cogliere l’opportunità del Green Deal. L’Assemblea Pubblica ha inaugurato la manifestazione “Il Verde e il Blu Festival Buone idee per il futuro del pianeta”.

“Per poter mettere in moto il Green Deal serve una forte volontà politica”, commenta il Presidente Agostino Re Rebaudengo, “Le norme approvate nel DL Semplificazioni, seppur importanti, non sono purtroppo ancora sufficienti per permettere la realizzazione di 6,5 GW di nuova capacità di generazione all’anno necessaria per raggiungere il nuovo target europeo. La media degli ultimi 2 anni di nuovi impianti realizzati è stata infatti intorno a 1 GW.  È irrimandabile che il Governo adotti una nuova visione a favore dell’ambiente e del progresso, si apra all’ascolto delle istanze del mondo produttivo e sparisca il fenomeno del NIMTOO (Not In My Term Of Office). È irrimandabile che i funzionari delegati al permitting degli impianti necessari alla transizione energetica ricevano chiare istruzioni rispetto agli obiettivi del Green Deal. È irrimandabile che politica e imprese lavorini insieme per aumentare l’accettazione degli impianti sul territorio e ridurre il fenomeno NIMBY (Not In My Back Yard). Solo se il nuovo scenario di decarbonizzazione sarà davvero condiviso dal Governo e da chi deve rilasciare le autorizzazioni e si instaurerà un atteggiamento di generale favor per questi progetti, riusciremo a cogliere l’incredibile opportunità di lavoro e di salvaguardia dell’ambiente che potrebbe generare il Green Deal”.

Secondo Francesco Vetrò, Presidente GSE, lo sviluppo sostenibile è "una delle chiavi fondamentali per superare la crisi di questo momento storico così complesso, da cui dobbiamo venir fuori con rinnovato slancio per raggiungere gli obiettivi al 2030, anche cogliendo appieno le opportunità offerte dalle risorse destinate alla transizione energetica. I punti affrontati oggi coincidono con le esigenze degli imprenditori del settore. A fronte di quest’emergenza è necessario che le istituzioni si muovano di conseguenza. Il Covid può facilitare la transizione e i fondi disponibili, se ben spesi, consentiranno di raggiungere anche gli obiettivi maggiormente sfidanti".

Il punto sulla transizione energetica: parola agli operatori

Nel corso dell’Assemblea sono molti gli operatori che si sono confrontati sui temi della transizione energetica, dell'innovazione e dell'ambiente.

Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato di Iren, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: "La transizione energetica è centrale nella nostra strategia di crescita. Questo significa andare verso un futuro con un minore impatto ambientale. Per far questo è necessario generare in maniera rinnovabile con le tecnologie ambientalmente più efficienti, impattando positivamente sulla qualità dell’aria delle città. Con l’Ecobonus l’effetto sarà significativo. Necessitiamo di obiettivi e strumenti molto chiari. Serve una maggiore facilità nell’attuare i percorsi di efficientamento energetico. Chiediamo la massima attenzione”. 

"La transizione energetica - ha commentato ad Affaritaliani.it Gianni Vittorio Armani, Direttore strategie e sviluppo Gruppo A2A - è una grande sfida e una grande opportunità. La collaborazione tra A2A e i territori è fondamentale nel programmare gli investimenti e nel rendere più efficiente il nostro sistema energetico. A2A ha una missione: fornire energia e gestire la filiera dei rifiuti in maniera sostenibile”.

Salvatore Pinto, Presidente Axpo Italia, ha sottolineato: "È importante che il processo di transizione energetica sia avviato rimanendo però con i piedi per terra. Dobbiamo essere coscienti che non sarà facile, bisogna trovare le forme di accompagnamento di questa transizione economica e tecnologica e il contributo di tutti sarà importante".

"Il Covid - ha continuato Pinto - ci ha lasciati attoniti. Occorre dire che il climate change era partito già prima della pandemia, ma ora c’è un'ulteriore richiesta di alleggerire la burocrazia che riguarda le procedure necessarie al raggiungimento dell’obiettivo finale, quello della transizione appunto. C’è grande attesa, una maggiore consapevolezza, ma possiamo e dobbiamo fare molto di più. Sicuramente i soldi del Recovery Fund potranno dare un aiuto e un impulso all’innovazione".

Luca Bettonte, Amministratore Delegato Erg, ha commentato ad Affaritaliani.it: “Il tema principale di questa assemblea è quello della decarbonizzazione. Abbiamo identificato chiaramente le criticità e tutti si sono detti ben disposti ad affrontarle.  È un lavoro importante in un contesto difficile, la vedo come una grande opportunità di sviluppo per il Paese. L’Italia sta facendo bene, ad oggi abbiamo un parco eolico e solare molto importanti ma dobbiamo guardare al futuro con maggiore coraggio. Se si guarda il risultato dell’ultima asta di attribuzione di capacità eolica e solare solo metà dei megawatt sono stati attribuiti, questo è un segnale che deve essere analizzato perché presenta un rallentamento. Uno degli elementi essenziali del percorso di transizione è il tempo, ne abbiamo poco e dobbiamo accelerare tutti i percorsi”.

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