Anche la Cina cede: "Taglieremo le emissioni"

La Cina ridurrà le emissioni di carbonio e migliorerà l'efficienza energetica di almeno il 3,7% per unità di Pil entro la fine del 2013. Lo afferma in un rapporto presentato al Congresso Nazionale del Popolo apertosi ieri a Pechino la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, la più importante agenzia per la pianificazione economica del Dragone. Lo scorso anno, le emissioni di CO2 nell'atmosfera hanno diminuito del 5% la loro intensità, secondo i dati della commissione, e l'utilizzo di energia per unità di Pil è diminuito del 3,6%, superando la quota del 3,5% fissata dalla agenzia di pianificazione economica del governo cinese.
Il governo prevede di spendere entro il 2015 una cifra di 2370 miliardi di yuan, pari a 292,4 miliardi di euro, per i tagli alle emissioni, e prevede la produzione di carburanti a ridotto contenuto di agenti inquinanti a cui stanno già lavorando i grandi gruppi petroliferi di Stato. Sempre maggiore, poi, l'apporto energetico da fonti rinnovabili, secondo il rapporto della commissione: nel 2012 l'energia eolica ha contribuito allo sviluppo delle rete elettrica con 15 gigawatt di energia, mentre il settore del fotovoltaico ha contribuito per tre gigawatt. Per il 2013, l'obbiettivo è di aumentare l'apporto proveniente dall'energia idroelettrica di 21 gigawatt, quello dall'energia eolica di 18 gigawatt, e quello proveniente dall'energia solare di 10 gigawatt. Entro il 2015, al termine del dodicesimo piano quinquennale, il consumo di energia per unita' di Pil dovra' essere ridotto del 16%, e le emissioni di CO2 dovranno diminuire del 17%. "Faremo grandi sforzi -ha sottolineato la commissione- per il risparmio energetico e di risorse e per la protezione ambientale. Continueremo a ridurre le emissioni dei maggiori agenti inquinanti".
Infine, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme prevede di riformare i prezzi dei prodotti petrolchimici attraverso l'estensione di un meccanismo di fissaggio dei prezzi sperimentato a fine 2011 nelle province meridionali del Guangdong e del Guangxi e in attesa di una valutazione finale per essere esteso a livello nazionale. Il nuovo meccanismo di fissaggio dei prezzi dei derivati del petrolio potrebbe essere annunciato gia' al termine dei lavori del Congresso Nazionale del Popolo. L'accento sul taglio delle emissioni inquinanti e sull'efficienza energetica si è fatto più intenso negli ultimi mesi, dopo l'ondata di inquinamento atmosferico che ha fatto registrare i valori più alti di concentrazione di polveri sottili nell'aria da quando sono attive le misurazioni della presenza di agenti inquinanti nell'atmosfera.