Battuta d'arresto per la Francia nella lotta agli ogm
La questione degli organismi geneticamente modificati continua a seminare discordia. Almeno in Francia, dove il senato ha respinto il disegno di legge per vietare la coltivazione del mais ogm presentato da un parlamentare socialista, Alain Fauconnier, con il sostegno del governo.
A sorpresa, con 171 voti contro e 169 a favore, la Camera alta ha approvato una mozione per respingere il dl presentata dal senatore UMP, Jean Bizet. Si tratta dell'ennesima battuta d'arresto sul caso che divide non solo la Francia ma anche nell'Unione Europea.
L'Assemblea nazionale dovrebbe esaminare a sua volta il testo nel mese di aprile. Ed è probabile che la maggioranza dica sì al divieto di mais transgenico (per l'esattezza il MON 810 ,unica coltura ogm autorizzata oggi in Europa) anche se sarà troppo tardi per evitare la semina primaverile.
Va detto però che lo stop del Senato "non pregiudica l'intenzione del governo di vietare questo tipo di coltura", come ha sottolineato il ministro dell'Ecologia Philippe Martin. L'Esecutico si appresta infatti a firmare d'urgenza un provvedimento amministrativo di divieto.
La Francia ha già due volte imposto una moratoria sul MON 810, nel 2008 e nel 2012, ma entrambe le volte il Consiglio di Stato ha annullato le ordinanze emesse dai ministri di Nicolas Sarkozy. Colpa di alcuni aspetti legali, sui quali si è basata anche la controffensiva del senatore Jean Bizet .
Per prendere una decisione contraria al diritto comunitario è necessario che la Francia dimostri che MON 810 presenta un "rischio significativo per la salute umana, degli animali o per l'ambiente". Ma la mancanza di solide basi scientifiche a sostegno di tale tesi indeboliscono la posizione degli anti-ogm, creando da mesi tensioni a Bruxelles..