Ogm, Bruxelles per ora non decide: ai singoli Stati la facoltà di vietarli
I ministri Ue dell'ambiente hanno raggiunto oggi in Lussemburgo "un accordo politico" diretto a "concedere agli stati membri il diritto di scegliere di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul loro territorio." Lo ha annunciato oggi il commissario Ue per la salute Tonio Borg in una nota.
Nei fatti la palla passa ora all'Italia, che nel suo semestre di presidenza dovrà trovare un accordo legislativo con il nuovo Parlamento europeo.
"l'Italia garantisce il massimo impegno per raggiungere l'obiettivo di un accordo fra Consiglio e Parlamento entro fine anno sulla questione degli Ogm", ha assicurato il ministro per l'Ambiente Gianluca Galletti, durante il dibattito pubblico al Consiglio ambiente.
La proposta del Consiglio, approvata da tutti gli stati, esclusi gli astenuti Belgio e Lussemburgo, prevede che ogni paese potra' decidere, con leggi proprie e in pieno principio di sussidiarieta', se proibire o regolamentare la coltivazione Ogm sul territorio nazionale e quindi non dover piu' presentare all'Ue prove scientifiche o clausole di salvaguardia per giustificare la propria decisione.
"Credo sia un buon accordo e un buon compromesso", ha commentato il ministro Galletti, "molti paesi volevano politiche meno stringenti, altri invece, come l'Italia, ancora piu' stringenti, ma la voglia di uscire da questa situazione e il senso di responsabilita' ci hanno portati a trovare una sintesi in questo documento", che, se redatto entro la fine del semestre di presidenza italiana, ha concluso il ministro, "sarebbe un segnale forte di unita' dell'Europa".