Non solo meteo: la Rai diffonda bollettini sull'inquinamento
Per la prima volta da quando è presente l'umanità sul pianeta, la concentrazione in atmosfera di anidride carbonica (CO2) ha superato la soglia delle 400 parti per milione (ppm), misurate all'osservatorio del Mauna Loa (Hawaii), e l'incremento procede a un tasso crescent di 2-3 ppm/anno a causa delle ingenti emissioni dovute alle attività umane (33,5 Gigatonnellate di CO2 emesse globalmente nel 2010, secondo GlobalCarbonProject).
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Siamo quindi arrivati ad una media planetaria di 400 ppm (parti per milione), vale a dire su un milione di particelle d'aria preso a caso 400 sono molecole di anidride carbonica, diossido di carbonio, CO2. Se raggiungiamo a livello planetario le 500 ppm oltre ai noti aumenti medi di temperatura e aumento di frequenza di eventi estremi il pianeta si verrebbe a trovare in condizioni critiche perché potrebbe scattare il processo dell'anossia. Per evitare che scatti l'anossia, un processo capace di generare una grande estinzione di massa di tutti i viventi sulla Terra, è necessario cambiare abitudini e stili di vita legate al consumo. Il monitoraggio quotidiano del tasso di CO2 equivalente potrebbe far nascere una maggiore coscienza collettiva capace forse di fronteggiare il grave problema.
Chiediamo alla Presidenza della Rai e alla Commissione Vigilanza RAI che dispongano che assieme ai bollettini meteorologici in TV che parlano della pressione atmosferica e della temperatura giornaliera sia messo in evidenza l'andamento giornaliero della concentrazione di CO2 equivalente in ppm.
Orleo Marinaro
su Twitter: #co2intv