Polonia, disboscamento dell’ultima foresta vergine d’Europa
La Bialowieza perde i pezzi per colpa del bostrico: Greenpeace e WWF Polonia si oppongono al disboscamento
La Bialowieza sta perdendo i pezzi per colpa del bostrico, un minuscolo insetto che scava gallerie nel legno e responsabile di una grave infestazione. L'antica foresta vergine situata lungo il confine tra la Bielorussia e la Polonia, 70 chilometri a nord di Brěst, verrà disboscata. Il parco nazionale polacco, Patrimonio Unesco dal 1979, accoglie 20 mila specie animali e gli alberi più alti del continente.
Greenpeace e WWF Polonia si sono sempre opposte e hanno portato la questione anche davanti alla Commissione europea. Senza risultati. Il nuovo piano prevede l’abbattimento di 180mila metri cubi di foresta,
Il Ministero dell’Ambiente polacco difende il programma spiegando che è una sicurezza per proteggere operatori, guide e turisti dal rischio caduta degli alberi malati.
Jan Szyszko, ministro dell’Ambiente polacco. sottolinea: "Abbiamo deciso di agire in questo modo per frenare il degrado della foreste e proteggere tutte le specie che vi abitano. Il disboscamento non riguarda la parte antica della foresta, inserita nel 1979 tra i Patrimoni Unesco".
Katarzyna Jagiello, attivista di Greenpeace Polonia, non ci sta: “Il ministro non capisce che questo insetto è un visitatore abituale della foresta che nonostante la sua presenza è sempre riuscita a sopravvivere senza l’intervento dell’uomo e senza misure così drastiche”.