Il lancio del primo Btp green, emissione che servirà a finanziare le spese dello Stato a impatto ambientale positivo, come previsto dalla legge di bilancio per il 2020, ha generato un boom di ordini da oltre 80 miliardi. Il Tesoro ha chiuso il collocamento italiano, fissandone in 8,5 miliardi di euro l'ammontare, con scadenza prevista per aprile 2045. Il rendimento, secondo quanto riporta Ansa, è stato fissato in 12 punti base al di sopra del Btp con scadenza marzo 2041, restringendo la guidance iniziale di 15 punti. A collocare il titolo è stato un pool di banche composto da Bnp Paribas, Jp Morgan, NatWest Markets, Crédit Agricole e Intesa Sanpaolo, con questi ultimi due istituti che hanno svolto anche il ruolo di structuring advisor, conclude Ansa. Mauro Micillo, responsabile della divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, sottolinea al Corriere "siamo molto orgogliosi di aver partecipato, in qualità di structuring advisor del framework e di lead manager, all’emissione del primo Btp Green”.
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