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Innovazione
Innovazione, in Campania grandi potenzialità ma pochi i capitali di rischio

Ricerca, imprenditorialità e innovazione di scena a Boston con il secondo workshop MIT Reap, il programma di accelerazione imprenditoriale che da circa un anno coinvolge il Massachusetts Institute of Technology (Mit) nel disegno di una strategia di sviluppo della Campania, attraverso il lavoro di una serie di attori locali. A comporre la squadra sono i docenti del Disaq (Dipartimento per gli Studi Aziendali e Quantitativi) dell’Università Parthenope di Napoli, Marco Ferretti, Adele Parmentola e Eva Panetti, i rappresentanti del mondo imprenditoriale Vito Grassi e Ludovica Landi (rispettivamente amministratore delegato e responsabile organizzativo e operativo di Graded), Giovanni Ranieri (amministratore delegato Next Geosolutions), Guido Grimaldi (Corporate Short Sea Shipping Commercial Director Grimaldi Group e presidente Alis) e Antonio Errigo (vicedirettore generale Alis), Pierpio Cerfogli (vicedirettore generale di Bper Banca), l’assessore alle Startup e all’Innovazione della Regione Campania Valeria Fascione e la dirigente regionale Raffaella Farina. Sotto i riflettori del MIT e del Team Campania i risultati della ricerca condotta dal Disaq dell’Università Parthenope sullo stato di salute dell’ecosistema imprenditoriale regionale.

Dai dati emerge la grande potenzialità della Regione in termini di innovazione e imprenditorialità: Napoli è la terza città per startup innovative in Italia e la Campania è la seconda regione per numero di imprenditori under 35. Rassicuranti anche i dati sulla spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (prima regione nel sud Italia) e sul numero di ricercatori (oltre 24.000).

Tra le criticità emerse la scarsa presenza sul territorio del capitale di rischio: in Italia nel 2018 solo il 4% degli investimenti di venture capital hanno finanziato imprese campane, contro il 56% della Lombardia. Gli imprenditori intervistati nell’ambito della ricerca lamentano, inoltre, uno scarso livello di collaborazione tra gli attori del territorio (appena il 16% delle imprese ha dichiarato di collaborare con le università).

I risultati dello studio orienteranno nei prossimi mesi il lavoro del Team Campania che, insieme al MIT, sarà impegnato nella definizione di iniziative concrete per incidere sulla competitività del sistema produttivo regionale. Le linee di azione riguarderanno il lancio di un programma per l’attrazione di venture capital in Campania, lo sviluppo di un strumento di matching tra domanda e offerta di innovazione e l’avvio di un acceleratore virtuale per il supporto alle startup. In fase di implementazione il programma sarà focalizzato per lo più sulla blue economy, settore trainante dell’economia regionale.

 

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