Istat: aumentano i contratti a termine, in calo l'indeterminato - Affaritaliani.it

Lavoro

Istat: aumentano i contratti a termine, in calo l'indeterminato

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Arriva dall’Istat il campanello d’allarme per quanto riguarda i rapporti di lavoro a tempo indeterminato che, nonostante gli incentivi, cominciano a dare segnali di rallentamento. Nel trimestre agosto-ottobre 2015 sono aumentati di 55 mila unità i lavoratori dipendenti rispetto al trimestre precedente (maggio-luglio 2015). Tra questi, però, i lavoratori con contratto permanente sono 32 mila in meno, mentre i lavoratori a termine sono 87 mila in più. In calo anche i lavoratori indipendenti, scesi di 23 mila unità.

Bisognerà attendere le prossime rilevazioni dell'Istituto per capire se la frenata del tempo indeterminato verrà confermata. Il contratto a termine, invece, nonostante costi sensibilmente di più del contratto a tempo indeterminato, continua a godere di un grande appeal tra le imprese. Tra ottobre 2014 e ottobre 2015 gli occupati permanenti sono aumentati di 13mila unità, pari ad una crescita dello 0,1%. Nello stesso periodo i contratti a termine sono cresciuti di 146mila unità, ovvero del 6,2%. Nonostante gli incentivi alle assunzioni con contratto a tempo indeterminato, dal lavoro a termine è arrivata la spinta decisiva alla crescita dell'occupazione registrata dall'Istat ad ottobre 2015, rispetto ad ottobre 2014, che ha riguardato i lavoratori dipendenti, aumentati di 158mila unità (+0,9%), mentre tra gli indipendenti c'è stato un calo di 83mila occupati (-1,5%).