Riforma P.A., approvato il decreto trasparenza
Approvato dal Consiglio dei Ministri n.117 del 16 maggio 2016 il decreto legislativo per la riforma della Pubblica Amministrazione, su proposta del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Mari Anna Madia. Il decreto, recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, si pone 3 obiettivi principali: semplificare la vita dei cittadini, tagliare gli sprechi pubblici e migliorare i servizi.
Così, dopo le proposte di modifica sollevate durante le discussioni parlamentari, si dà il via libera al "decreto trasparenza" che permette ai cittadini di accedere liberamente a dati e documenti pubblici e di richiedere dati che le pubbliche amministrazioni non hanno l’obbligo di pubblicare, così come avviene nel sistema anglosassone definito "Freedom of information act" (FOIA).
In particolare è stato eliminato l’obbligo di identificare chiaramente dati o documenti richiesti, è stata esplicitata la prevista gratuità del rilascio di dati e documenti, è stato stabilito che l’accoglimento o il rifiuto dell’accesso dovranno avvenire con un provvedimento espresso e motivato e che l'accesso è rifiutato quando è necessario evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici o privati indicati. Tra le azioni promosse anche la pubblicazione del sito “Soldi pubblici” (http://soldipubblici.gov.it) per rendere trasparenti i soldi spesi dallo Stato.
Per monitorare l'attuazione del Foia sarà attivato un Osservatorio mentre l'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, definirà i casi in cui la pubblicazione integrale dei dati deve essere rimpiazzata da "informazioni riassuntive" e predisporrà le linee guida con tutte le deroghe previste, "a tutela di interessi pubblici e privati".