Lavoro
Verso il reddito di inclusione

Sì della Camera dei Deputati al disegno di legge delega sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni e il sistema degli interventi e dei servizi sociali.
Il provvedimento, approvato lo scorso 14 luglio, introduce una misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà, denominata reddito di inclusione, individuata come livello essenziale delle prestazioni, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona.
La costruzione di uno strumento stabile per il contrasto alla povertà risponde, come si legge in una nota sul sito del Ministero del Lavoro, all'intento di superare la logica assistenziale in direzione di un'inclusione, attiva, da realizzare anche tramite la riorganizzazione dei servizi sull'intero territorio nazionale. "Un passo importante verso il traguardo di una misura universale di contrasto alla povertà, - ha affermato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti - un reddito di inclusione destinato a tutti i cittadini che si trovano in condizioni di difficoltà, per assicurare un sostegno economico immediato e l'attivazione di servizi personalizzati, incentrati sull'azione delle comunità locali, che li aiutino a superare la loro condizione".
Soddisfatta per questo risultato anche Franca Biondelli, Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, perché "colma un divario con gli altri Paesi europei che già prevedono misure di contrasto alla povertà". Il provvedimento dovrà passare in Senato prima del sì definitivo.