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Libri & Editori
Lo Strega di chi ci è già stato/ Petrocchi: “Nulla vieta che in futuro possa tornare chi ha vinto in passato…”

di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

No, per fortuna non sarà un’edizione dello Strega dall’esito scontato. Il rischio c’era, visto che da almeno un anno gli addetti ai lavori danno per certa la candidatura “forte” di Francesco Piccolo… A sfidare l’autore de “Il desiderio di essere come tutti” (Einaudi), favorito annunciato di quest’edizione, come anticipato nei giorni scorsi da Affaritaliani.it e come confermato da Elisabetta Sgarbi stamattina su Repubblica e Corriere della Sera, sarà infatti Antonio Scurati. Per l’autore de “Il Padre infedele” (romanzo pubblicato da Bompiani che ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte della critica) si tratta di un suggestivo ritorno al premio romano, dopo le polemiche a seguito del secondo posto del 2009: allora Scurati con "Il bambino che sognava la fine del mondo" perse lo Strega per un solo voto (a trionfare fu il candidato Einaudi Tiziano Scarpa, con “Stabat Mater”).

Premio Strega 2014, confermata la sfida Piccolo-Scurati. Ma…


“Sarà una sfida molto difficile, ma ritengo che il romanzo di Antonio abbia la forza per competere con Piccolo...”. Elisabetta Sgarbi ha confermato le anticipazioni di Affaritaliani.it. Sarà Scurati (Aurelio Picca ha declinato) il candidato Bompiani al premio Strega 2014, e si confronterà con il favorito Francesco Piccolo. Ma non sarà il solo, naturalmente... - Ecco tutti i candidati che puntano alla cinquina nei retroscena di Affaritaliani.it (pubblicato il 5 marzo)

ADDIO AL TABU’ - Anche per Francesco Piccolo, però, si tratta di un ritorno: nel 2004 arrivò terzo con “Allegro occidentale” nell’edizione vinta da Ugo Riccarelli con “Il dolore perfetto”: “Sì”, conferma ad Affaritaliani.it Stefano Petrocchi, “promosso” nell’ottobre scorso direttore della Fondazione Bellonci, “in gara ci saranno a quanto pare due grandi autori già protagonisti in passato”. E non è la prima volta che accade: “Anche scrittori come Sandro Veronesi, Edoardo Nesi, Melania Mazzucco e Margaret Mazzantini, per citarne solo alcuni degli ultimi anni, sono stati candidati in almeno due occasioni, e hanno vinto una volta”. Ma è mai successo, chiediamo a Stefano Petrocchi, che un autore si sia imposto in due occasioni? “Ci è riuscito solo Volponi, che vinse nel ’65 e poi nel ’91. E nella storia del premio, inoltre, solo lo stesso Volponi e Cassola si sono ripresentati dopo aver vinto”. Dunque è dal ’91 che non capita che un autore si ricandidi dopo aver vinto. Eppure, il regolamento non lo vieta. Ma cosa pensa Petrocchi di questo “tabù”? “Lo Strega non è un premio alla carriera. E non deve essere percepito come tale. Sono convinto che debba premiare il romanzo più bello uscito nell’anno. Ecco perché nulla vieta che in futuro anche chi ha già vinto in passato possa tornare protagonista”. Del resto, la carriera di uno scrittore non è breve come quella di un calciatore: “Si possono scrivere grandi libri da giovani, ma anche in età più avanzata. E nulla vieta che si possa vincere più di una volta lo Strega come accade nei più importanti premi stranieri”. Staremo a vedere se dopo queste parole di Petrocchi la “legge non scritta” che prevede che chi ha già vinto non si ripresenti venga dimenticata da editori e scrittori…

“MA QUALE STREGA NOIOSO…” - Ma torniamo all’edizione 2014 dello Strega: chiediamo al direttore della Fondazione Bellonci se dopo la candidatura di Scurati ha tirato un sospiro di sollievo… Petrocchi ci interrompe subito: “In questa fase, in cui di ufficiale c’è ancora molto poco, posso solo dire che mi fa piacere che libri importanti usciti negli ultimi mesi siano protagonisti in quest’edizione del premio. Quanto alle voci sullo Strega ‘noioso’, credo che non sia mai accaduto nella lunga del premio, e che mai avverrà. Ogni anno emozioni e polemiche non mancano. E comunque, tanto per citare l’esordio di Scurati, al Ninfeo a me piace ascoltare il rumore sordo della battaglia…”.

“IN ARRIVO 12 NUOVI AMICI” - A questo punto, non resta che attendere l’ufficialità sulle candidature (qui tutti i retroscena di Affaritaliani.it sulle scelte dei grandi gruppi e dei marchi indipendenti, ndr). E a breve, tra l’altro, saranno anche comunicate le novità in giuria. “I nuovi Amici saranno 12”, ci conferma Petrocchi. Ma “amici” di chi? In un’edizione che si preannuncia all’ultimo voto, non si tratta di un quesito da poco. Ma è inutile provare a porlo al direttore della Fondazione che organizza il premio letterario italiano più ambito e discusso…

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