Havas, "acquisizioni in vista". E Bollorè jr tende la mano a Vivendi
"Havas Worldwide ha in programma quattro-sei acquisizioni". Non è una semplice indiscrezione, perché queste parole sono uscite dalla bocca del ceo Yannick Bolloré, intervenuto nel corso dell'Advertising Week Europe. L'idea di base non sarà ampliarsi, ma completare l'offerta del gruppo. Secondo Bollorè, Havas ha raggiunto una dimensione ideale perché "è abbastanza grande da competere con i concorrenti ma non così grande da rendere complicato l'adattamento al mercato".
Più che diventare un gigante ad Havas interessa avere "una presenza in tutto il mondo, in ogni mercato e in ogni settore". Una piccola frecciata al colosso nato dalla fusione Omnicom-Publicis: "Non dico che l'operazione porterà a una catastrofe, ma credo che una struttura più agile e che punti all'innovazione consentirà ad Havas di cogliere nuove opportunità".
L'attività del gruppo ha riacceso la possibilità di una fusione con il gigante media Vivendi, presieduto da Vincent Bollorè, padre di Yannick e vecchia conoscenza del salotto buono italiano. Il ceo di Havas ha affermato che, per il momento, l'agenzia "ha tutte le potenzialità per muoversi in autonomia". Resta però aperta la possibilità di un intreccio sempre più forte tra i due gruppi di famiglia: "I contenuti sono una grande opportunità di sviluppo".