Ascolti Tv: Rete 4, Lombardi: "La7? Noi facciamo meglio"

Parte la fase due del riposizionamento di Rete 4. O, meglio, il prossimo autunno sarà il momento di affinare il nuovo riposizionamento avviato lo scorso 12 settembre, che ha portato il canale Mediaset diretto da Sebastiano Lombardi a investire anche e soprattutto sull’informazione. Così, alla fine della pausa estiva, tornerà Dritto e Rovescio di Siria Magri e Paolo Del Debbio, con uno sguardo ancora più rivolto a costume&società, oltre che alla politica. Tornerà pure Stasera Italia con Barbara Palombelli, Quarto Grado con Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, senza dimenticare Quarta Repubblica di Nicola Porro, ulteriormente incentrato sull’economia. A Piero Chiambretti, infine, il compito di condurre (almeno) 20 puntate del suo nuovo show dai tratti resi maggiormente di intrattenimento e spettacolo, anche se sull’intrattenimento Lombardi vuole qualche «cartuccia in più da sparare. Vedremo». Roberto Giacobbo, invece, non verrà sostituito dopo che il suo Freedom traslocherà su Italia 1. In tutto, c’è il budget per una cinquantina di serate autoprodotte che, però, Lombardi non svela come utilizzerà, tra un genere e l’altro, un format e l’altro. Sta di fatto, come spiega ItaliaOggi, che la maggior parte dei programmi di punta di Rete 4 affrontano l’attualità, una caratteristica più da all news che da canale generalista? Ecco da dove nasce la diatriba sugli ascolti con Urbano Cairo, editore di La7... «Noi non facciamo la all news. Nel nostro palinsesto c’è anche molta soap, molto genere crime», replica a ItaliaOggi Lombardi. «Ci siamo riposizionati come canale per un pubblico popolare, seppur consapevole e attento all’attualità. Scommettere anche sull’informazione ci ha permesso di ampliare il nostro pubblico, per esempio ai laureati, senza perdere per strada il target più tradizionale. E persino contro programmi forti come Montalbano la nostra controprogrammazione ha tenuto. Insomma, abbiamo i contenuti, abbiamo i volti e li abbiamo abbinati bene. Non ci resta che consolidarci oltre agli occhi dei telespettatori». Eppure Cairo ha rivendicato un 5,1% di share in prima serata sopra Rete 4. Lombardi ribatte subito che «solo questa settimana siamo stati la terza rete a livello nazionale, al 7,5% di share nella fascia oraria dalle 21.30 alle 24, dietro a Canale 5 e Rai 1». A giudizio del direttore del canale Mediaset, «la media di Rete 4 è stata del 5,4% da fine maggio a luglio, considerando i risultati dei singoli programmi in onda nella fascia oraria 21.30-24. Ma pure nelle 24 ore, dallo scorso settembre, siamo al 3,9%. La7 si è fermata al 3,7%». Ma, se Rete 4 non è in concorrenza con La7, c’è almeno un po’ di confusione col posizionamento di Canale 5, rete ammiraglia e canale del principale tg del gruppo... «Non direi. Noi raccontiamo il paese tramite punti di vista molto distanti tra loro. Partiamo dai fatti e dai personaggi cui capitano le tipiche disavventure italiane», spiega Lombardi e il pensiero va subito a Giordano e Palombelli. «Canale 5, di contro, è più la rete delle famiglie. Anche Canale 5 racconta il paese ma lo fa con un palinsesto che alla realtà mescola romanticismo, sogni». Prima della fase due autunnale, comunque, Lombardi ha confezionato il palinsesto estivo in modo da «mantenere accesi i programmi di prima serata anche in giugno e luglio, format che premiano gli ascolti. Quest’anno i critici della tv non potranno dire che è un’estate di sole repliche!». A conferma debutterà Giampiero Mughini come conduttore di Quelli della luna, nuovo format sugli eroi più o meno fortunati dello sport (4 puntate da martedì prossimo in prima serata). Per gli amanti delle serie tv, sbarcherà in prima visione Gone (filone poliziesco). E poi, effettivamente, una replica ci sarà: «da domenica prossima, in prima serata, riproponiamo le puntate più recenti di Maurizio Costanzo. Una scelta ardita? Macchè, è un prodotto tv molto forte».