Il futuro è dei phablet: calano le vendite dei tablet
Prima qualche indizio. Adesso la pistola fumante. Per la prima volta dalla loro creazione, i tablet hanno registrato un calo delle vendite. E' successo, secondo un report di Idc, nell'ultimo trimestre del 2014. Rispetto al dicembre del 2013, il calo è stato del 3,2% (da 78,6 milioni a 76,1 milioni di unità). E così i dispositivi che, fino a pochi anni fa, sembrava dovessero soppiantare i pc, adesso si prevede saranno ridotti a nicchia dall'esplosione dei phablet, smartphone con display oltre i 5,5 pollici.
Neppure Apple e Samsung sono immuni. Tutt'altro: il calo dei loro tablet è superiore a quello del mercato di riferimento. Apple ha venduto il 17,4% in meno, riducendo la propria quota al 28,1%. Samsung ha registrato un -18,4%, contraendo la propria quota al 14,5%. In un certo senso si tratta di un "delitto in famiglia", soprattutto nel caso di Apple. Perché il calo dei tablet è coinciso con il lancio dell'iPhone 6, il principe dei phablet.
Ma oltre al successo dei super-smartphone, la crisi delle tavolette è da ricondurre anche a un diverso stile di consumo. I phablet vengono cambiati più spesso, anche grazie alla spinta degli operatori telefonici e delle loro offerte in abbonamento. I tablet, invece, sono meno condizionati dalle offerte, hanno una vita mediamente maggiore. E, anche quando si opta per un nuovo acquisto, il dispositivo meno recente viene spesso affidato a un altro membro della famiglia. Un fattore che, almeno dei paesi occidentali, è destinato a saturare il mercato.