Cebit, inizia l'era della shareconomy. La Merkel: "Stesse condizioni per le startup in tutta Europa"

Appena archiviato il Mobile World Congress di Barcellona, a sua volta preceduto dal Ces di Las Vegas, è già tempo di Cebit, la fiera di Hannover che rappresenta il principale appuntamento europeo dell'ICT. Dove, quest'anno, la parola d'ordine è "shareconomy". L'"economia condivisa" - intesa come possibilità di interscambio di qualunque tipo di conoscenza, risorsa, oggetto ed esperienza - è infatti al centro del salone che si apre martedì e si chiude sabato.
La risposta "sostenibile" alla crisi economica, in questa visione, passa infatti dallo scambio di abitazioni, auto e anche dalla cooperazione a livello lavorativo, sempre con la rete e la cloud a fare da piattaforma per la condivisione.
Ad Hannover presentano le loro novità circa 4.100 espositori, un centinano meno dell'anno scorso. A inaugurare la fiera, la cancelliera Angela Merkel affiancata dal collega polacco Donald Tusk (la Polonia è il partener del Cebit 2013). Proprio la Merkel, nel suo videomessaggio settimanale, ha appena proposto di uniformare a livello europeo le normative per la costituzione di startup. "Sarebbe bene parlare anche con la Commissione europea - ha detto il primo ministro tedesco - per vedere se i 27 paesi dell'Unione si possano accordare su una specie di 'one stop shop'. Questo significa che chiunque saprebbe sempre come fondare una piccola impresa di internet in qualunque parte d'Europa e avrebbe le medesime condizioni".
Fra gli eventi annunciati, la presentazione del Bridget, prototipo di robot per le esplorazioni del suolo di Marte realizzato dal consorzio europeo EADS, e il debutto continentale del tablet Surface Pro di Microsoft, finora visto soltanto in Stati Uniti e Canada.