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Cessione Repubblica, la bordata dell'ex direttore Carlo Verdelli: "Gli Elkann mi licenziarono e mi diedero 10 ore per lasciare la redazione"
Il giornalista: "Era il giorno esatto in cui per le minacce ricevute dovevo morire"

Cessione Repubblica, il clamoroso retroscena svelato dall'ex direttore Carlo Verdelli
Mentre la trattativa per la cessione di Repubblica e La Stampa è ormai alle fasi finali, con i due quotidiani che dovrebbero passare in mano al gruppo Antenna, di proprietà della famiglia greca dei Kyriakou, molto nota e potente in Grecia ma meno conosciuta in Italia, spunta un retroscena inedito. A svelarlo sui social è Carlo Verdelli, ex direttore di Repubblica dal febbraio 2019 (subentrando a Mario Calabresi) fino all'aprile 2020, per circa 14 mesi, per poi passare all'editoriale del Corriere della Sera e dirigere Oggi.
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Verdelli racconta in un post il giorno del suo licenziamento. Carlo Verdelli su X scrive questo: "Sulla svendita di Repubblica e precedenti un po' confusi. La nuova gestione Elkann mi licenziò il giorno esatto in cui per le minacce ricevute dovevo morire. Ero scortato da 2 mesi. Mi diedero 10 ore per lasciare la redazione. Giusto per la cronaca".
