Renzi e Berlusconi muovono le torri: scacco alla Rai
Nel giorno della firma di Giorgio Napolitano sulle dl Irpef, un altro provvedimento è passato in secondo piano. Decreto legge sulla Spendig Review, articolo 21. Si parla di Rai. Nelle scorse settimane, i bisbigli avevano paventato l'ipotesi di un salasso per gli spettatori. E invece no. Il salasso sarà per la Rai: i trasferimenti alla tv pubblica sono stati tagliata di 150 milioni. Se fino a ora il canone è andato per intero nelle casse della Rai, da oggi Renzi e Padoan ne tratterranno una parte.
Una bella sforbiciata per Viale Mazzini. L'impatto sarebbe ridotto solo se lo Stato riuscisse a intercettare una parte dei 500 milioni di canone evasi ogni anno. Ma il governo, a oggi, non ha previsto misure speciali che facciano intravedere un'inversione di tendenza. Per recuperare risorse, la Rai "potrà cedere sul mercato quote di Rai Way", cioè della società che gestisce le torri di trasmissione. Indicare per legge la vendita di una società non potrà certo avere conseguenze positive sulla sua valutazione, con il rischio di svendere un asset decisivo. Il governo assicura che la Rai manterrà una quota di controllo. Ma nel dl mette già le mani avanti: "In caso di cessione che determini la perdita del controllo, le modalità di alienazione saranno individuate" con un altro decreto legge. In sostanza saranno Renzi e Padoan a scegliere il partner.
Rai Way entra quindi nella partita a scacchi delle torri, giocata tutta nel 2014. Nell'ultima assemblea Telecom, Patuano ha lasciato le porte aperte alla venita della rete, mentre TiMedia e L'Espresso hanno chiuso l'intesa per la gestione comune dei multiplex digitali (con Clessidra pronto a subentrare).
Mediaset ha venduto il 25% delle sue Ei Towers per 280 milioni. E' stato un modo per fare cassa. Ma, con il Biscione al 40%, anche per rendere la società più contendibile.
Gli analisti sono convinti che il settore si riorganizzerà intorno a un paio di operatori. Non è da escludere quindi una convergenza di interessi tra infrastrutture Rai e Mediaset che riporta allo stesso tavolo Renzi e Berlusconi e lega (ancora) i destini industriali di Cologno Monzese al governo.