Facebook ospiterà i contenuti di Nyt e National Geographic
I primi potrebbero essere New York Times, BuzzFeed e National Geographic. Ma in fila ci sarebbero anche Guardian, Huffington Post e Quartz. Facebook starebbe trattando con alcuni big dell'informazione mondiale per pubblicare i contenuti sul social.
Cosa cambia? Oggi gli organi di informazione pubblicano sulle proprie pagine un link che rimanda (e porta traffico) al proprio sito web. Il social network vuole di più: pubblicare le notizie direttamente, senza link esterni per leggere un articolo.
A riportare la notizia è proprio uno dei giornali interessati, il New York Times. Segno che le trattative, almeno con il giornale statunitense, sono in fase avanzata. La sperimentazione potrebbe già partire "nei prossimi mesi". Ma non mancano le incognite. Le prime riguardano gli aspetti tecnici: come circoleranno i contenuti? Come verranno scelti e pubblicati?
L'altro nodo fondamentale, come al solito, riguarda la monetizzazione: se il numero di lettori potrebbe aumentare, c'è il rischio che il traffico dei siti di riferimento diminuisca perché in parte assorbito da Facebook. Come faranno Nyt & Co. a vendere agli inserzionisti numeri e composizione del traffico differenti?
Se i giornali riusciranno a rispondere a questa domanda, si aprirebbero a un bacino di utenti nuovo. E soprattuto a un mercato, quello del social video, molto appetito agli inserzionisti. Facebook, dalla sua, afferma di non puntare (nell'immediato) a nuovi introiti ma a migliorare la user experience: per Zuckerberg sarebbe un successo consentire agli utenti di leggere notizie senza lasciare la propria bacheca. Che poi è un altro modo, di medio-lungo periodo, per monetizzare: se l'incremento dei nuovi iscritti rallenta, puntare sul tempo di permanenza potrebbe rivelarsi un'alternativa valida.
Fin qui i numeri. Ma c'è un altro dubbio. Sicuri che, nel lungo periodo, la scelta di vendersi a Facebook pagherà? Perché di questo si tratta: i big dell'informazione già oggi sfruttano i social. Il nuovo accordo però cede la sovranità della testata in cambio di visibilità.
@paolofiore