Google dice addio ai cellulari e vende Motorola a Lenovo
Dopo appena due anni Google dice addio ai cellulari. Il colosso di Mountain View ha venduto Motorola Mobility al colosso cinese dei computer Lenovo per 3 miliardi di dollari.
Sul piatto il motore di ricerca ha messo tutta l'unità di hardware - quella che produce smartphone Moto X and Moto G - mantenendo tuttavia gran parte dei brevetti per software, comprese le domande di brevetto in corso e altre proprietà intellettuali.
L'operazione marca la fine della breve avventura di Google nella produzione di telefoni cellulari e segna un dietro front nella sua più grossa acquisizione di sempre. Il gruppo californiano aveva infatti comprato Motorola nel 2011 per 12,5 miliardi dollari. Dopo l'annuncio le azioni di Google sono salite del 1,5% a circa 1,12 dollari nelle contrattazioni after-hour.
Per Lenovo - che la settimana scorsa ha messo a segno un'altra grande acquisizione negli Stati Uniti aggiudicandosi la divisione di server low-end x86 di Ibm per 2,3 miliardi di dollari - si tratta di un grande passo avanti verso il mercato globale degli smartphone. "L'acquisizione di un marchio icona come questo, con un innovativo numero di prodotti e team incredibilmente talentuoso, renderà Lenovo un forte concorrente a livello mondiale nel [settore] smartphone", ha dichiarato Yang Yuanqing, presidente e amministratore delegato di Lenovo, "siamo sicuri che avremo subito l'opportunità di diventare forti competitori globali in un mercato in rapida crescita".