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Intelligenza artificiale, il bluff di Elon Musk. Sfida a ChatGpt usandoTwitter
Nonostante ci sia anche la sua firma nel documento di "tregua" per 6 mesi tra i produttori di IA, ecco la mossa che spiazza tutti del miliardario di Tesla
Intelligenza artificiale, Musk: ecco a cosa serviva l'acquisto di Twitter
Elon Musk smentisce se stesso e, nonostante la firma sul documento condiviso, tra i manager che stanno investendo in intelligenza artificiale, di siglare una tregua negli sviluppi per 6 mesi, il magnate patron di Tesla ha deciso di rompere gli indugi e lanciare la sua sfida a ChatGpt.
Scavalcando totalmente la moratoria di sei mesi allo sviluppo di IA generativa, Elon Musk - riporta il Financial Times- registra X.AI, una società che dovrebbe inserirsi nel suo progetto di "super-app": in un’unica applicazione social network, messaggi, pagamenti, e a questo punto anche un chatbot tipo Gpt-4. Un progetto che darebbe un senso al (finora) disastroso investimento in Twitter.
Oggi Musk punta alla creazione di una “super-app” simile alla cinese WeChat, un social network che consenta anche lo scambio di messaggi, la pubblicazione di contenuti audio e video, i pagamenti, i prestiti, e una serie di altre funzioni. Per questo ha cambiato il nome di Twitter in X Corp nei documenti aziendali, e ha costituito una nuova società denominata X.AI, scrive il Financial Times, con la quale si sarebbe già assicurato un gran numero di processori Nvidia che garantiscano elevata potenza computazionale, per costruire un modello di linguaggio simile a quelli di OpenAi e Google.