Moulias, "lo sconosciuto" che dovrà salvare Libération
François Moulias, chi è costui? Se lo sta chiedendo la Francia, da quando questo semi-sconosciuto è stato piazzatto nel "triunvirato" a capo di Libération. Il quotidiano naviga in cattive acque. Ha sei milioni di debito e le vendite sono in caduta libera (-15% nel 2013): a novembre sono scese sotto la soglia delle 100 mila copie.
Formalmente monsier Moulias è il numero tre del quotidiano (dopo Nicolas Demorand e Philippe Nicolas). Ma è l'uomo nuovo, anche perché toccherà a lui decidere sul taglio dei costi e cercare la strada giusta verso la ricapitalizzazione.
Il capitolo più doloroso riguarda il contenimento della spesa: il piano mira a 4 milioni di risparmi. In parte arriveranno dalla riduzione degli stipendi, sia di giornalisti che di dirigenti. Nella redazione Moulias è un oggetto misterioso. Si sa che lega la sua sorte a Bruno Ledoux, imprenditore e principale azionista, assieme a Édouard de Rothschild. Voci di corridoio parlano di un uomo dai modi spicci. Pare che abbia minacciato di "cacciare a calci nel culo" chi non accetterà le sue condizioni.
Pochi i dettagli sul passato di Moulias. Figlio di un'insegnante e di un impiegato, si definisce "un imprenditore" e "un uomo di sinistra". Le Monde lo ha definito "uno sconosciuto". Liberation è nelle sue mani.