Mediaset Premium, Al Jazeera si avvicina. "Google e FB neocolonialisti"
Non sarà una cessione, ma "è aperto il dialogo" per cercare un socio industriale per Mediaset Premium. Qulla del vicepresidente Mediaset, Piersilvio Berlusconi, è la prima ammissione delle trattative in corso. "C'è interesse da parte di più gruppi internazionali, ma non c'è nessun accordo vincolante siglato", afferma Berlusconi. I soggetti coinvolti dovrebbero essere Al Jazeera e il gruppo francese Vivendi.
Nessuna vendita, quindi. Ma "un programma di sviluppo" nel segmento Pay che coinvolga "un partner industriale" e il 22% di Digital Plus. L'assemblea degli azionisti è stata l'occasione per un intervento fuori dai canoni di Fedele Confalonieri. Il presidente di Mediaset ha attaccato "i colossi multimediali, gli operatori di internet" che, a suo giudizio, praticano "una forma di neocolonialismo" sul mercato italiano. Per Confalonieri, infatti, "esiste un tema di tassazione per cui Google, Facebook e Amazon generano ricavi e utili in Italia ma non pagano qui le tasse", "in sostanza il mercato italiano e' per loro una ricca miniera da sfruttare: nulla resta qui da noi".
"E' un'area vasta e opaca del nostro settore" - ha aggiunto Confalonieri - "dove peraltro e' difficile mettere le mani: abbiamo visto la sfortunata vicenda della Web Tax, l'obiettivo era giusto, colpire forme moderne ma non per questo meno odiose di evasione".
RACCOLTA PUBBLICITARIA IN CALO - Nell’esercizio 2013 sono stati registrati ricavi consolidati netti pari a 3.414,7 milioni di euro (3.720,7 milioni di euro nell’esercizio 2012). L’Ebit è positivo per 246,3 milioni di euro rispetto ai -235,4 milioni di euro del 2012. Il risultato netto di Gruppo ammonta a 8,9 milioni di euro, a fronte della perdita di 287,1 milioni di euro dell’anno precedente, e registra un calo del -11% della raccolta pubblicitaria.