Arrivano gli iBond. Apple pronta alla più grande emissione societaria della storia

I tempi cambiano. E anche Apple si prepara a emettere i suoi Bond: un'emissione di debito, la prima dal 1996, resa necessaria per finanziare almeno una parte dei 100 miliardi di dollari che la Mela si è impegnata a restituire agli azionisti dopo le perdite registrate negli ultimi mesi. A curare l'operazione saranno Goldman Sachs e Deutsche. Eppure i soldi in cassa di Apple non mancano. Il problema è un altro. Gran parte del tesoro del gruppo (circa 100 dei 145 miliardi complessivi) sarebbe custodita all'estero. con le obbligazioni si raccoglierebbe denaro fresco - a tasso fisso e variabile con sei scadenze diverse - che eviterebbe di pagare le salatissime tasse sul rimpatrio di capitali negli Stati Uniti. Secondo indiscrezioni riportate da Reuters, i bond avrebbero già attirato ordini per 50 miliardi di dollari. Apple punterebbe a raccoglierne 15-18. In questo caso sarebbe la maggiore emissione della storia da parte di una società non finanziaria.
Nonostante la performance non entusiasmante, c'è chi vede nelle azioni al ribasso di Apple un'opportunità. E' il caso del miliardario russo Alisher Usmanov, che ha acquistato titoli per 100 milioni. Evidentemente l'imprenditore russo punta sul rimbalzo del titolo, sceso al di sotto dei 400 dollari dopo il picco di 705 toccato a settembre. Usmanov è il 35esimo uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di 15 miliardi di euro, ed è il proprietario di Mail.ru (gigante russo del web) nonché della squadra inglese di calcio inglese dell'Arsenal.