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Pedopornografia, con il Covid boom di abusi online: segnalati 2428 siti

Durante l'emergenza Covid-19 e nel periodo successivo al lockdown si è registrato "un drastico incremento" dello sfruttamento sessuale online, in particolare sui minori, con "relativa impennata di attività operative" della Polizia di Stato su tutto il territorio italiano. Nel bilancio del periodo figurano 311 indagini di adescamento di minori, 18 operazioni di rilievo, 874 indagati di cui 43 arrestati, 616 perquisizioni personali, locali e informatiche, 25.706 siti web monitorati, 2428 siti pedopornografici inseriti in black list. La Polizia postale e delle comunicazioni - nell'ambito della "International Security Alliance" (ISA), rete transnazionale di collaborazione fra gli organismi di polizia - ha intensificato l'azione di contrasto nella consapevolezza che "i predatori criminali si sono adattati alla crisi e hanno sfruttato la vulnerabilità dei più giovani". 

La polizia postale in Italia ha dovuto aumentare i livelli di cooperazione e condivisione delle informazioni. Oltre all'Italia hanno partecipato tra gli stati membri dell'Alleanza per la Sicurezza Internazionale: Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Francia, Senegal, Singapore, Spagna, Regno Unito e Australia. 

L'attività operativa di cooperazione internazionale ha riguardato le informazioni e le segnalazioni pervenute dall'1 gennaio al 30 maggio 2020, lasso di tempo nel quale sono state adottate rigide misure e procedure di restrizione a causa della diffusione del virus. Notevoli i risultati a livello mondiale: 771 arresti di autori di crimini legati all'abuso sessuale online e allo sfruttamento dei minori; 549 minori vittime di abusi sessuali, identificate e salvate da ulteriori danni e sfruttamento; 580 siti Web e Applicazioni bloccati, utilizzati per promuovere e condividere materiale di abuso sessuale su minori. 

"La possibilità per il sistema di sicurezza nazionale - spiegano gli investigatori - di confrontarsi, in un momento così delicato, con Paesi con i quali la cooperazione, in materia di pedopornografia, non aveva ancora probabilmente raggiunto gli auspicati livelli di confronto e crescita reciproca, ha sicuramente permesso di gettare le basi di una rinnovata collaborazione in ambito internazionale che permetta di ampliare, anche a livello tecnico-operativo, le possibilità di raggiungere ambienti ancora non completamente sondati".

L'iniziativa "ha confermato la validità di tale collaborazione che fa del multilateralismo efficace la sua arma migliore, consentendo immediati risvolti di concretezza, pragmatismo e incisività". L’Alleanza, rappresentata dal Servizio relazioni internazionali dell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia e dalla Polizia postale e delle comunicazioni, risulta essere "un valido e fondamentale meccanismo di consultazione informale volto a contrastare il terrorismo e il crimine organizzato transnazionale, mediante lo scambio di esperienze/conoscenze e la diffusione di buone prassi".

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    pedopornografiaabusi online coronaviruspedopornografia in aumento





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