"Io stanco? venga su una pista da sci". Rcs, Bazoli sfida Della Valle
La calma prima della tempesta in Rcs. Fallito il blitz mirato a defenestrare Ferruccio de Bortoli, le fazioni in campo hanno deciso di indire una tregua armata. Il direttorissimo è al sicuro fino all'8 maggio, giorno dell'assemblea e della resa dei conti. Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, ha difeso de Bortoli. "Sono d'accordo" con Piergaetano Marchetti, che aveva definito il numero uno di via Solferino "un difensore della libertà di stampa". Un'affermazione distensiva, anche se detta a mezza bocca, in attesa del redde rationem di maggio.
Ma la calma, abbandonata nella settimana dei bonus, è solo apparente. Bazoli non rinuncia a rispondere a Diego Della Valle che, nello corso della puntata di Report dedicata a Rcs, aveva descritto il banchiere come un uomo "molto stanco". "Giudicate voi" ha risposto Bazoli. "Mi piacerebbe lanciare una sfida a chi mi ha definito così: andiamo su una pista da sci e vediamo. Con l'età si accumula esperienza". Le solite schermaglie. Ma non si intravedono spallate tra i soci fino al giorno dell'assemblea.
Fino al giorno decisivo, si rincorreranno le indiscrezioni. Della Valle non starà a guardare. Cairo sarebbe pronto a farsi spazio ma senza approdare a un ruolo operativo. Il totonomi del dopo-de Bortoli porta sempre a Torino, al direttore della Stampa Mario Calabresi. Resta in piedi l'ipotesi di un cavaliere bianco (Soros? Murdoch?). E ad aggiungere pepe ci sarà anche l'uscita, il 24 aprile, de "Il direttore", libro firmato Bisignani, edito da Chiarelettere, che promette rivelazioni sugli ultimi anni del Corriere.