Rcs, Cairo: “Tagliare i costi del 20%”
Si avvicina la resa dei conti. L'assemblea di Rcs è alle porte. La lista comune agli ex avversario Della Valle-Elkann ha già espresso quel che sarà: Pietro Scott Jovane amministratore delegato e Maurizio Costa presidente. Ma restano ancora da giocare due partite importanti, quella per il direttore del Corriere della Sera e quella per la vendita di Rcs Libri.
Sul primo fronte l'avvenire è ancora confuso. Consiglieri uscenti ed entranti dovranno trovare gli equilibri giusti. Sul secondo punto, invece, potrebbero pesare le scelte degli azionisti di maggioranza. A partire da Urbano Cairo, detentore di una quota del 4,6%. L'editore, intervistato da La Repubblica, ha offerto la sua ricetta. Partendo da una rigida austerità che però non tocchi nuovamente il personale: “Tutti gli altri costi ammontano a quasi un miliardo. Pensare di ridurli di un 20% mi sembra un obbiettivo fattibile”.
L'unica strada che Jovane dovrebbe percorre, quindi, sarebbe quella di un taglio dei costi che lo stesso Cairo definisce “feroce”. Al contrario, non pare essere una buona idea “cedere asset per ridurre il debito”. Libri compresi: “Scott Jovane oggi è su un sentiero strettissimo, non ha le risorse per fare sviluppo ed essendo costretto a vendere non riesce a spuntare i prezzi migliori.