Stop alle vendite: i Google Glass sono morti (per ora)
I Google Glass hanno fallito. Alemeno per ora. Il progetto sul quale il gran capo, Sergey Brin, ci aveva messo la faccia, non è riuscita a fare il grande salto da prototipo a prodotto di consumo. La produzione dei Glass sta per essere sospesa. Un modo per prendere tempo, senza l'affanno di una deadline da rispettare. Google afferma di voler lavorare a "nuove versioni". Un altro modo per dire che c'è molto lavoro da fare. Mountain View, quindi, non abbandona il werable. Ma si tratta comunque della morte dei Glass per come li conosciamo oggi.
Fino a ora, il dispositivo era stato reso disponibile a una ristretta cerchia di sviluppatori a 1500 dollari. Con la prospettiva di aprire al grande pubblico in tempi stretti. Era il 2013. Se, a due anni di distanza, non è successo, qualche intoppo c'è. Gli stessi sviluppatori, inizialmente entusiasti del nuovo prodotto, hanno poi ammesso che non ci sarebbero stati i passi avanti attesi. Se a questo si aggiunge la crescita della concorrenza e una tecnologia che mal si concilia con un'attesa lunga due anni, ecco spiegata la mossa di Google.
Il tema che lavorerà ai nuovi Glass avrà una nuova sede e si integrerà con quello di Nest, la società di domotica acquisita da Google un anno fa.