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MediaTech
Wikipedia fa la lagna contro il diritto d'autore e oscura le immagini

Wikipedia luci e ombre. Se da un lato l’enciclopedia on-line fornisce indubbiamente una messe di informazioni, dall’altro presenta numerosi problemi. Le informazioni non sempre sono accurate, anzi, a volte ci sono veri e propri strafalcioni epocali che stanno da anni mietendo vittime tra chi si fida. Ma non è solo questo a preoccupare. Le voci enciclopediche di Wikipedia -per sua stessa natura- possono essere aggiornate in tempo reale da chiunque anche se coperto da anonimato o da un nickname.

A questo punto è facile il gioco al massacro del “nemico” o di chi è antipatico solo per il fatto di essere una persona nota.

C’è stato addirittura un caso eclatante: un famoso scrittore non è riuscito a modificare la voce che lo riguardava, come se lui stesso non fosse una fonte attendibile.

E da qui il mare di cause legali che ha sommerso l’enciclopedia virtuale, cause in aumento progressivo nel tempo in termini di numeri e di richieste di risarcimenti.

Recentemente Wikipedia si è schierata più volte contro il Parlamento europeo che domani voterà la direttiva dell’Unione sulla tutela del diritto d’autore.

Oggi Wikipedia presenta un avviso a chi la consulta in cui fa una geremiade sul fatto che a Strasburgo si trama contro di lei e in futuro, se domani passa la direttiva, ci sarà una restrizione sui dati e sui contenuti che saranno liberalmente pubblicabili. E, per punire, gli utenti oscura le immagini.

Sempre oggi, un bell’articolo in prima pagina di Daniele Manca sul Corriere della Sera, chiarisce bene i termini del contendere sul voto di domani e cioè che quello che fanno “i signori di internet” è “il saccheggio continuo di contenuti di qualità”. Pratica di saccheggio che rende la loro produzione “sempre più difficoltosa e costosa” e porta proprio a diminuire la libertà di informazione di tutti.

Il discorso riguarda anche Facebook, Twitter, Google, tutti quelli che godono, di fatto, di una sorta di monopolio sulla rete. Ma Wikipedia viene ritenuta uno “scrigno del sapere”, mentre spesso è solo uno spazio virtuale dove si combattono battaglie tra gruppi organizzati di interessi contrapposti che vogliono modificare una voce a loro vantaggio, quando, se non peggio, il nemico è personale.

E se tornassimo invece alle belle, profumate e competenti enciclopedie su carta?

Competenti, sicure, testate e validate da esperti.

 

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    wikipediadiritto d'autore





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