MediaTech
Zuckerberg "copia" un'azienda italiana: scontro sul design del marchio Meta

Una società romana di comunicazione e public affairs porta in tribunale il patron di Facebook: al centro della querelle il logo che accomuna le due realtà
Per Perugia è una questione di dignità professionale. “Lavoriamo in un campo in cui la serietà è tutto e non voglio che i miei clienti mi taccino di aver copiato il logo di Meta, semmai è successo il contrario”.
La compagnia di Zuckerberg, nonostante l’immediata sollecitazione da parte di Maim, “non si è degnata di rispondere”. Che succederà adesso? “Per la causa civile spero si possa risolvere tutto entro questo autunno". Sull’opposizione al marchio negli Uffici Brevetti, l’altro binario della vicenda, “dipenderà da come Meta intende muoversi e dove ha registrato il marchio”.
Maim Group, fondata nel 2015, quindici dipendenti, un portfolio di “aziende nazionali e internazionali e associazioni di imprese in “settori strategici”, ha spiegato Perugia “utilizza il logo dall’estate - autunno 2020” e lo ha registrato nell’autunno del 2021, successivamente ad una domanda di deposito “in Italia, in Uk, in Europa, Stati Uniti e Israele” datata aprile 2021.
Dal punto di vista legale conta l’uso di fatto del logo e poi la registrazione. “Una delle cose bizzarre di questa vicenda non risulta che Meta abbia mai registrato il suo marchio all’Ufficio Brevetti in Italia”.