BioUpper: al via la terza edizione. La new-entry IBM e la Call for Scale
La terza edizione ha due diverse call: Daniela Scaramuccia e Ludovica Scarfi spiegano quella legata a progetti già testati sul mercato
BioUpper: al via la terza edizione. É stata presentata oggi la terza edizione dell'iniziativa per lo sviluppo di progetti innovativi con tecnologie avanzate nelle Scienze della Vita, che mette in palio fino a 540.000 euro in servizi. I tre progetti vincitori della Call for Ideas riceveranno un premio fino a 180 mila euro in servizi ciascuno, da investire per lo sviluppo del progetto sul mercato, mentre i vincitori della Call for Scale avranno l’opportunità di esplorare potenziali partnership commerciali.
Per partecipare a BioUpper è sufficiente accedere al sito www.bioupper.com e candidare un progetto che rientri in uno degli ambiti di applicazione, entro il 29 maggio per la Call for Scale ed entro il 5 giugno 2018 per la Call for Ideas. (per ulteriori informazioni leggi QUI)
La grande novità di questa edizione è che a Novartis e Fondazione Cariplo si è affiancata anche IBM, le cui manager sono intervenute per approfondire i temi legati alla Call for Scale:
Daniela Scaramuccia - responsabile area Health e Life Science di IBM:
“Siamo molto felici ed orgogliosi di essere stati invitati da Novartis e Cariplo a partecipare a questa terza edizione. L'innovazione è nel nostro DNA. Sviluppiamo tecnologie e le mettiamo a disposizione per l'innovazione, ma ci vogliono sviluppatori e start-up che le sfruttino nella maniera giusta, per dar vita reale all'innovazione stessa e alla trasformazione digitale. Quello della sanità è un mondo molto complesso e articolato, con tanti bisogni specifici, per i quali le nuove tecnologie possono fornire strumenti in grado di migliorare la qualità della cura dei pazienti. Chi meglio degli startupper e dell'innovazione diffusa sul territorio può cogliere appieno questi bisogni? C'è inoltre il grosso tema della 'Sanità 4.0': ne parliamo tanto, ma ancora dobbiamo realizzarla fino in fondo”.
Ludovica Scarfi - Ecosystem Development Manager IBM Italia:
“Per la Call for Scale sono state scelte quattro aree di interesse. La prima è legata all'intelligenza artificiale nelle scienze della vita: tecnologie a supporto delle scienze della vita, ad esempio per analisi veloci e precise. La seconda è legata alle blockchain, ovvero alle catene che permettono il monitoraggio e la tracciatura in campo farmacologico, nonché all'InternetOfThings e al suo uso come supporto per la diagnosi. La terza area è 'Customer engagement and collaboration', pensando ad esempio alla collaborazione con gli istituti di ricerca per dar vita a un rapporto continuativo medico/paziente. La quarta è sul tema 'Compliance and value test care', ovvero tutto l'impianto regolatorio. E' un'area forse meno 'cool', ma sulla quale le startup stanno lavorando molto e ci possono dare un notevole boost. Perchè questi temi? Tutto questo è emerso dai tavoli di lavoro, ma anche dal nostro know-how aziendale, formatosi in 100 anni di presenza sul mercato e di conoscenza del business. Ci rivolgiamo ad aziende che hanno già testato il mercato. Sono inoltre aree nelle quale IBM eccelle, gli argomenti di punta della nostra azienda, sui quali si è creato un circolo virtuoso. IBM è interessata all'ecosistema perchè l'innovazione nel nostro DNA: siamo nati facendo bilance e oggi siamo una cloud-company. Dall'altra parte abbiamo le start-up, in continua crescita, che nascono dall'osservazione continua del mercato. Il fitting è perfetto, così come si può dire nell'interazioine con Novartis e gli altri partner: insieme possiamo fare innovazione integrata e creare un ecosistema win-win-win”.