Medicina

Coronavirus, tra i sintomi che lo segnalano: perdita di olfatto, gusto e...

I sintomi principali del coronavirus sono febbre, tosse secca, difficoltà respiratorie. Ne esistono però altri che rappresentano importanti campanelli d’allarme

Coronavirus: i sintomi da non sottovalutare, diversi da febbre, tosse secca e raffreddore – CORONAVIRUS  NEWS

Il nuovo coronavirus si presenta con alcuni sintomi specifici. Fra questi, i tre principali sono febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie. Tuttavia ve ne sono altri che possono costituire importanti campanelli d’allarme.

Due di questi non sono da sottovalutare. Un esperto tedesco ne ha riscontrato la presenta in due terzi dei pazienti ricoverati per Covid 19 in Germania.

Coronavirus, due sintomi da non sottovalutare: la perdita dell'olfatto e del gusto

Hendrik Streeck, virologo di Bonn che segue le analisi nella cittadina del Land Nordreno-Vestfalia, Heinsberg, dove per ora si concentra un focolaio in Germania, ha riscontrato due sintomi particolari in due terzi dei pazienti risultati positivi al coronavirus, come riporta il Corriere della Sera. Si tratta della perdita del gusto e dell’olfatto.

“Di quasi tutte le persone infette che abbiamo intervistato (circa un centinaio), almeno i due terzi hanno riferito di aver perso il senso dell’olfatto e del gusto per più giorni. Questa assenza è così forte che una madre non è stata in grado di percepire l’odore del pannolino sporco del suo bambino. Altri non sentivano più l’odore del loro shampoo e il cibo iniziava a non sapere più di nulla. Non possiamo ancora dire esattamente quando compaiono questi sintomi, ma insorgono subito dopo l’infezione”.

Coronavirus, tra i sintomi la diarrea: riscontrata nel 30% delle persone infette

Tra i campanelli d’allarme vi sarebbe anche la diarrea, riscontrata nel 30% dei pazienti.

“Il tratto gastrointestinale possa essere attaccato anche se non lo sappiamo con certezza. Quello che sappiamo è che il virus penetra nella sua cellula ospite attraverso il recettore ACE-2: molte cellule tissutali hanno questo recettore e quindi potrebbero essere attaccate” spiega l’esperto.

I segnali annunciati dal virologo tedesco Hendrik Streeck sono stati confermati dall’ infettivologo dell'Università degli Studi di Milano e primario di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco, Massimo Galli.

“Nei nostri pazienti vediamo frequentemente i sintomi dell’anosmia (alterazione dell’olfatto, ndr) e della disgeusia (alterazione del gusto, ndr), anche nei casi lievi e moderati. Non sono ancora disponibili dati di osservazione scientifica su questo aspetto, sto parlando di osservazioni personali e del mio team. La perdita di gusto e olfatto può comparire anche in altre infezioni delle vie respiratorie, ma nella Covid-19 sembrerebbe più frequente e grave”.