Proprietà, benefici e controindicazioni dello zenzero
Da anni è diventato un ingrediente molto utilizzato nella nostra cucina, amato per il suo sapore piccante e aromatico, per la sua versatilità e anche per i suoi potenziali benefici per la salute. Stiamo parlando dello zenzero (Zingiber officinale), una radice speziata di origine asiatica ‘adottata’ senza grandi difficoltà anche dalle cucine del mondo occidentale.
Grazie al suo caratteristico sapore e ai mille utilizzi che se ne possono fare, lo zenzero è oggi un ingrediente estremamente popolare nel mondo della gastronomia, anche se viene spesso usato anche per scopi medici e di altra natura. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha approfondito infatti le sue proprietà terapeutiche, spesso davvero utili per la nostra salute. Tuttavia, come per ogni ingrediente naturale, è fondamentale essere consapevoli delle eventuali controindicazioni associate al suo eccessivo utilizzo. Proviamo a scoprire insieme quindi quali sono i pregi e i possibili rischi dell’assunzione in dosi sconsigliate di questa pianta erbacea conosciuta anche con il nome inglese di ginger.
Zenzero: i valori nutrizionali
Usare lo zenzero per dimagrire è diventata quasi una consuetudine per molte persone, consigliata da tanti dietisti negli ultimi anni. E non senza una ragione. Questa radice è infatti un alimento a basso contenuto calorico, ma ricco di nutrienti essenziali. Tuttavia, è necessario sottolineare che solitamente viene consumato in piccole quantità, e quindi i suoi valori nutrizionali standard si riferiscono a una porzione tipica di 100 grammi di zenzero fresco.
In generale, lo zenzero contiene poche calorie e grassi, ma rappresenta una buona fonte di proteine e soprattutto di vitamine (del gruppo C in particolare, ma anche del gruppo B) e di minerali, soprattutto potassio, oltre che in piccole quantità di magnesio, rame e manganese. In linea di massima, come per ogni alimento, i valori nutrizionali possono però variare leggermente a seconda della freschezza e del metodo di conservazione della pianta, oltre che dell’utilizzo che se ne fa. Come sappiamo lo zenzero può essere infatti utilizzato solo per aromatizzare carne, pesce, o anche bevande sia alcoliche che analcoliche.
Zenzero: proprietà e benefici
Essendo un alimento di importazione, originario dell’Asia, questa pianta erbacea ha impiegato un po’ di tempo tempo per farsi apprezzare in Italia. Ancora oggi secondo qualcuno lo zenzero fa bene, secondo altri lo zenzero fa male. La realtà è che nessuna delle due affermazioni può dirsi corretta al cento per cento. Come ogni alimento, lo zenzero ha infatti dei benefici, ma può avere anche delle controindicazioni.
Il rizoma di questa pianta, ossia la sua parte sotterranea, viene utilizzata ampiamente per scopi culinari, terapeutici e medicinali. Ha una lunga storia di utilizzo in diverse culture, e questo grazie ad alcune proprietà indubbiamente benefiche. Ecco ad esempio alcuni dei principali benefici dello zenzero:
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effetti antinfiammatori;
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benefici per la digestione, in quanto viene utilizzato spesso per alleviare disturbi gastrointestinali come nausea, indigestione, flatulenza e coliche, oltre che per ridurre l’irritazione del tratto gastrointestinale;
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azione antiemetica, ossia la capacità di ridurre o prevenire la comparsa di nausea e vomito, anche in circostanze delicate come i viaggi in auto per chi soffre di mal d’auto, la gravidanza o la chemioterapia;
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proprietà antiossidanti che aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, contribuendo a ridurre il rischio di malattie croniche e invecchiamento precoce.
Inoltre, secondo recenti studi lo zenzero potrebbe avere anche proprietà antitumorali, in grado di inibire la crescita delle cellule, e proprietà antinfettive, in grado di combattere batteri, funghi e virus. Tuttavia, saranno necessarie ulteriori ricerche per poter provare questi potenziali effetti benefici dell’uso dello zenzero.
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