Quattro ore per avere un farmaco in farmacia: tempi record in Italia
Un farmaco arriva in quattro ore in farmacia: tempi record nella distribuzione dei farmaci in Italia
Quattro ore perché un farmaco sia disponibile in farmacia, i tempi record del nostro paese
In Italia tempi record per la distribuzione del farmaco: l’organizzazione è capillare ed è una delle più efficienti in Europa e non solo. In media una medicina arriva entro 4 ore nella farmacia dove è stato richiesto, le attese più lunghe non superano le 8-10 ore.
Attese di 4 ore per avere un farmaco: il servizio distribuzione farmaci in Italia
Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, dichiara:
"Le richieste sono evase mediamente in quattro ore, con rare punte di otto-dieci ore e pensando alla vastità del panorama di medicinali e prodotti venduti in farmacia, si comprende quanto sia articolata e meticolosa l'organizzazione, che è garanzia di sicurezza anche in fase di ritiro di lotti anomali perché in ogni momento sappiamo che cosa è stato consegnato e dove. Questo servizio di distribuzione dei farmaci, svolto tramite aziende private e aziende dei farmacisti, è talmente fondamentale da essere riconosciuto come attività di servizio pubblico da parte dello Stato".
Distribuzione dei farmaci in Italia: il ruolo delle farmacie territoriali
Come dire: "il medico spesso non si trova, una farmacia aperta 24 ore su 24 c'è sempre". Le cooperative, gestite da 28 soggetti per 43 magazzini, presidiano tutto il territorio italiano e rappresentano il 43% del mercato; il resto è fatto da aziende private o gangli distributivi delle multinazionali.
Le cooperative, peraltro, sono in grado di tutelare la salute degli italiani anche grazie alla possibilità di contrastare l'esportazione parallela dei farmaci, come spiega ancora Giancarlo Esperti, direttore generale Federfarma Servizi :
"Tutti i nostri affiliati si assumono la responsabilità di distribuire solo in Italia tutti i medicinali che ricevono. Talvolta, infatti, un farmaco può mancare perché non viene prodotto o più frequentemente perché costando di meno in Italia rispetto ad altri Paesi viene là esportato: evitarlo grazie all'impegno dei nostri distributori è un'ulteriore garanzia e tutela, indicativa della nostra capacità di soddisfare i bisogni dei concittadini. Proprio per questo - precisa Esperti - vorremmo ampliare la nostra attività di distribuzione dei farmaci: siamo pronti a consegnare alle farmacie territoriali i medicinali venduti soltanto all'interno degli ospedali e i presidi erogati dalle ASL, con un vantaggio sia per i cittadini, che accederebbero più comodamente a ciò di cui hanno bisogno, sia per gli ospedali che potrebbero liberare risorse e utilizzare i farmacisti ospedalieri in corsia e non come commessi dispensatori di medicinali. La farmacia territoriale non può ridursi a vendere solo medicinali con brevetto scaduto, deve poter erogare anche i prodotti più innovativi per cui sia già stato monitorato il rapporto costo/beneficio".