Medicina
Salute: italiani vanno sul web ma non abbandonano il medico
Ormai la meta' degli italiani cerca attivamente on line notizie sulla salute, ma il 63% si reca comunque dal proprio dottore di fiducia per ulteriori informazioni. Il web, considerato utile come fonte di apprendimento dal 74% degli italiani, e' diventato dunque il secondo riferimento dopo il medico, superando farmacisti, parenti e amici. E' quanto emerge da un confronto all'Universita' La Sapienza tra studiosi, Istituto Superiore di Saita' e Aifa, dal titolo "La salute in rete: progresso o pericolo", organizzato da Ibsa Foundation.
Un italiano su 2 ricerca attivamente informazioni sulla salute, 2 su 3 nella fascia tra i 25 e i 55 anni. Per tutti il medico e' il riferimento centrale (85% medico di base, 68% medico specialista), subito seguito dal web, il cui ruolo rilevante viene confermato dal 49% degli intervistati. Vengono dopo i consigli del farmacista (37%), quelli di parenti e amici (36%) e infine quelli dei media (24%). Lo sviluppo delle nuove tecnologie e la loro diffusione nella popolazione italiana ha contribuito a cambiare anche il modo in cui i pazienti si informano sulla salute e si influenzano vicendevolmente. Nella ricerca incide il livello culturale. I laureati utilizzano molteplici canali ricorrendo al medico di medicina generale per il 79% e al web per il 73%, mentre chi ha la sola licenza elementare registra una fortissima prevalenza del medico di base, 91%, a fronte di un ricorso all'8%. Chiaramente diverse le informazioni ricercate a seconda della gravita' delle condizioni di salute con chi ha problemi piu' gravi che cerca per il 59,3% informazioni sui centri di eccellenza e per l'83,7% sullo specifico problema di salute, mentre tra chi ha non ha problemi di salute specifici il 58,2% cerca informazioni su corretti stili di vita o comportamenti salutistici.
"La democratizzazione dei dati e delle informazioni nel campo della salute provochera' una rivoluzione paragonabile a quella seguita all'introduzione sul mercato degli smartphone, che hanno concentrato in un unico apparecchio una molteplicita' di funzioni cambiando per sempre i concetti di connessione e comunicazione" - ha spiegato Valentina Mantua, Psichiatra e Dirigente Medico dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). "Uno dei componenti fondamentali della medicina - ha proseguito Mantua - il rapporto medico-paziente, sara' rivoluzionato dal venire meno di quella asimmetria nella conoscenza che lo ha contraddistinto. La sfida per AIFA e', gia' oggi, quella di offrire dati e informazioni a una platea di utenti in crescita, che siano certificati e validati dal punto di vista regolatorio". Si cerca soprattutto sui siti mentre blog e forum vengono mediamente utilizzati da 1 su 4, in particolare dalle fasce piu' giovani rispetto a quelle piu' anziane. Ma il medico come si rapporta a un paziente informato? In ambulatorio si vive spesso come una "minaccia" la relazione con il nuovo paziente 2.0: solo il 10% dei medici di medicina generale e il 17% degli specialisti pensa che sia utile cercare informazioni su internet e utilizzarle per confrontarsi con il medico. "Il web rappresenta un'enorme opportunita' in termini di conoscenza, ma nell'esplorare la rete sono necessari gli strumenti per orientarsi- commenta Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' -. In Italia esistono tanti siti che producono informazioni di ottima, buona, media e scarsa qualita' in diversi argomenti di salute. Cio' che manca e' un portale che in qualche modo sia di riferimento per tutti i temi di natura medica ".