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Medicina
Sclerosi Multipla recidivante: Novartis presenta i dati di ofatumumab

Novartis, leader globale in neuroscienze, ha presentato al 35° Congresso dello European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS, Comitato europeo per il trattamento e la ricerca nella sclerosi multipla), svoltosi a Stoccolma, i risultati positivi degli studi di fase III ASCLEPIOS I e II.

I dati di entrambi gli studi dimostrano che ofatumumab (OMB157) è stato superiore ad Aubagio (teriflunomide) nei pazienti con forme recidivanti di SM (SMR). ASCLEPIOS I e II sono studi gemelli di fase III, con disegno identico, di durata variabile (fino a 30 mesi), multicentrici, condotti in doppio cieco e randomizzati, che hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di ofatumumab 20 mg somministrato mediante iniezioni sottocutanee mensili rispetto ad Aubagio® (teriflunomide) 14 mg compresse orali, assunte una volta al giorno negli adulti con SMR,

Entrambi gli studi hanno soddisfatto i rispettivi endpoint primari, ofatumumab ha dimostrato una riduzione altamente significativa e clinicamente rilevante del numero di recidive confermate, valutata come tasso di recidiva annualizzato (ARR)1. I pazienti trattati con ofatumumab, rispettivamente in ASCLEPIOS I e II, hanno ottenuto un ARR pari a 0,11 e 0,10 rispetto ad Aubagio (ARR pari a 0,22 e 0,25), il che corrisponde a una riduzione relativa dell’ARR del 50,5% e del 58,8% con ofatumumab (p <0,001 in entrambi gli studi)1. Ofatumumab ha fornito, rispetto ad Aubagio, una riduzione altamente significativa sia delle lesioni T1 Gd+ sia delle lesioni T2 nuove o in espansione, dimostrando una profonda soppressione della nuova attività infiammatoria1. Inoltre, in una serie di analisi aggregate, ofatumumab ha mostrato rispetto ad Aubagio® una riduzione del rischio relativo del 34,4% nella progressione confermata della disabilità (CDP, confirmed disability progression†) a 3 mesi (p = 0,002) e del 32,5% nella CDP a 6 mesi (p = 0,012)1. Nel complesso ofatumumab – un potente anticorpo interamente umano che ha come target le cellule B positive ai CD20 – si è dimostrato efficace, e dotato al contempo di un profilo di sicurezza favorevole1. Il profilo di sicurezza di ofatumumab identificato nel corso degli studi ASCLEPIOS è in linea con le osservazioni dei risultati degli studi di fase II. Novartis prevede di avviare la presentazione delle domande di registrazione alle autorità regolatorie entro la fine del 2019.

“È evidente che l’inizio precoce di un trattamento altamente efficace per la SM migliora i risultati a lungo termine; c’è inoltre un grande bisogno di una terapia potente, sicura e vantaggiosa, che possa essere utilizzata per trattare la SM sin dagli esordi della malattia”, ha affermato il professor Stephen L. Hauser, Direttore dell’UCSF Weill Institute for Neurosciences. “I risultati di ASCLEPIOS rappresentano una meravigliosa notizia per i pazienti che desiderano assumere una terapia mirata alle cellule B estremamente efficace e con bassi requisiti di monitoraggio, evitando le visite in ospedale per eseguire le infusioni”.

“Ofatumumab ha dimostrato un’elevata efficacia e un profilo di sicurezza favorevole in pazienti con SMR, con il potenziale di diventare la prima terapia mirata alle cellule B che può essere auto-somministrata in ambiente domestico”, ha dichiarato John Tsai, Head of Global Drug Development e Chief Medical Officer presso Novartis. “Si tratta di un grande passo avanti nell’ambito dei nostri incessanti sforzi volti a far progredire e a ridisegnare il percorso terapeutico di ogni paziente con SM”.

Gli studi ASCLEPIOS I e II hanno arruolato 1882 pazienti con SM di età compresa tra 18 e 55 anni, con un punteggio EDSS (Expanded Disability Status Scale) tra 0 e 5,52,3. Gli studi sono stati condotti in oltre 350 siti in 37 Paesi. Ulteriori endpoint secondari includevano il miglioramento della disabilità confermato a 6 mesi, i livelli sierici della catena leggera del neurofilamento (NfL, neurophilament light chain) e il tasso di perdita di volume cerebrale2,3. Durante il periodo di trattamento sono state analizzate anche la sicurezza e le proprietà farmacocinetiche di ofatumumab.

 

Ofatumumab

Ofatumumab (OMB157) è un anticorpo monoclonale anti-CD20 interamente umano (mAb) – con auto-somministrazione mediante iniezione sottocutanea una volta al mese – attualmente in fase di sviluppo per la SM. Ofatumumab agisce legandosi alla molecola CD20 sulla superficie delle cellule B e inducendo una potente lisi e deplezione delle cellule B. Presentati nel 2014, i risultati positivi di fase IIb nei pazienti con SM hanno dimostrato una marcata e significativa riduzione del numero di nuove lesioni cerebrali nelle prime 24 settimane dopo la somministrazione di ofatumumab4. Nel mese di agosto 2016 Novartis ha quindi avviato un programma di fase III per ofatumumab nella SMR. Nel dicembre 2015 Novartis ha ottenuto da Genmab i diritti per ofatumumab in tutte le indicazioni, compresa la SM. Alla fine di agosto 2019 Novartis ha pubblicato i primi risultati interpretabili degli studi ASCLEPIOS.

 

Disclaimer di Novartis:

Il presente comunicato stampa contiene alcune indicazioni che potrebbero non corrispondere ai futuri risultati. Nel caso in cui uno o più di tali rischi o incertezze si concretizzino, oppure nel caso in cui gli assunti che hanno determinato le anticipazioni dovessero risultare errati, i risultati effettivi potrebbero essere diversi da quelli descritti in questa sede come anticipati, creduti, stimati o attesi. Le informazioni contenute in questo comunicato sono la traduzione del comunicato stampa emesso da Novartis AG il giorno 13/09/2019.

 

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    Tags:
    sclerosi multipla recidivante; novartis; ofatumumab




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