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Gruppo CAP perfeziona il vendor rating: sostenibilità d’impresa, nuovi criteri
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Gruppo CAP perfeziona il vendor rating: sostenibilità d’impresa, nuovi criteri

Gruppo CAP, azienda a capitale interamente pubblico che gestisce il Servizio Idrico Integrato della Città metropolitana di Milano, oltre che in collegamento funzionale con altri territori lombardi, ha da tempo avviato transizioni e modifiche al proprio assetto societario per intraprendere un percorso mirato alla sostenibilità d’impresa (cfr. Piano di sostenibilità 2033) in grado influenzare profondamente l’intera catena di supply chain, nella creazione di valore condiviso. Gruppo CAP sta da tempo promuovendo l’adozione di politiche industriali di sostenibilità che lo vedono impegnato a sostenere i propri Fornitori nel promuovere collaborazioni virtuose con positive ricadute nella filiera degli appalti o più in generale del procurement.

Sono state adottate finora, politiche capaci di: 

1) contrastare la pandemia da SARS-COV2, attraverso politiche di velocizzazioni dei pagamenti e semplificazioni nelle procedure di partecipazione in questo modo immettendo ingenti capitali a sostegno delle imprese; 

2) adeguarsi al recente caro materiali anticipando i provvedimenti governativi anche in accordo con le associazioni di categoria; 

3) saper affrontare e gestire le opportunità derivanti dal PNRR con una consapevole e qualificata partecipazione, confermata da concrete ammissioni a finanziamento. 

Volgendo lo sguardo al futuro, il Gruppo, oltre agli accordi di collaborazione previsti nelle procedure di gara a rilievo strategico, ha avviato un percorso di perfezionamento del proprio vendor rating, il sistema di valutazione e ingaggio dei fornitori, prevedendo nuovi criteri incentrati sulla sostenibilità. 

Il principio di rotazione, secondo anche le Linee Guida ANAC n. 4, è strumento imprescindibile di tutela della concorrenza e di contrasto ai possibili fenomeni corruttivi nell’affidamento degli appalti pubblici, con lo scopo specifico di garantire a tutti gli operatori economici iscritti in vendor list, trasparenza, “par condicio” e garanzia di massima partecipazione.

Il Gruppo, già da svariati anni, si è dotato di un meccanismo di rotazione degli inviti del tutto innovativo nel panorama pubblico nazionale. L’estrazione dei fornitori da invitare, infatti, non ammette alcuna “discrezionalità”: il sorteggio è affidato ad un algoritmo totalmente informatizzato gestito dalla piattaforma di e-procurement  https://acquisti.gruppocap.it/web/default.shtml . Tutte le procedure di gara di Gruppo CAP, attivate tramite Albo Fornitori, applicano il principio di rotazione evitando la cristallizzazione di relazioni esclusive e permettendo, in tal modo, di ampliare la concreta possibilità di aggiudicazione in capo a tutti gli iscritti in Albo. 

Gruppo CAP perfeziona il vendor rating: presidio anti corruzione

L’algoritmo nasce pertanto con una chiara visione di presidio anti corruzione e si innesta in numerose politiche portate avanti dalla azienda sul tema della legalità, tra cui si ricorda il Protocollo di legalità siglato con la Prefettura di Milano nel 2013.

Dal 2019, l’algoritmo rotazione fornitori è stato implementato per diventare un più articolato sistema di VENDOR RATING (rif. art. 83, comma 10, D.lgs. 50/2016) che attraverso un processo di “feedback” oggettivi, influenza ed efficienta il processo di estrazione dei candidati sulla base di parametri legati anche alle certificazioni ambientali e sociali. 

Il Vendor Rating, attualmente, misura non solo le prestazioni dei fornitori in fase di esecuzione contrattuale, ma gli attribuisce anche un giudizio svincolato dall’aggiudicazione di una gara legato alla cd “capacità soggettiva” e, quindi, al possesso di determinate certificazioni di sistemi di gestione (ISO).

Oggi, la totale revisione del Vendor Rating, finalizzato alla concreta attuazione di un “sustainable procurement”, fa propri, anticipandoli, i contenuti della recente Proposta di Direttiva del 23 febbraio 2022 della Commissione europea sulla Corporate Sustainability Due Diligence, recante modifica della direttiva (UE) 2019/1937.

La Commissione europea ha infatti adottato una proposta di direttiva sul dovere di vigilanza delle imprese lungo le proprie catene del valore, che mira a promuovere un comportamento sostenibile e responsabile da parte delle imprese rispetto ai propri fornitori e sistemi di approvvigionamento. La Commissione Europea chiede alle imprese di diventare attive nella costruzione di economie e società sostenibili. Per fare questo dovranno svolgere un controllo sui propri fornitori individuando e, se necessario, facendo cessare o attenuando gli effetti negativi delle loro attività sui diritti umani, come il lavoro minorile e lo sfruttamento dei lavoratori, e sull’ambiente, come l’inquinamento e la perdita di biodiversità. La sfida di una governance sostenibile caratterizza dunque anche le dinamiche di selezione dei fornitori. 

Con il 2022 l’obiettivo diventa quello di adottare un nuovo processo di valutazione degli operatori economici del proprio Albo Fornitori, introducendo ulteriori criteri di sostenibilità e innovazione nei parametri di valutazione del Vendor Rating per trasformare uno strumento nato in logica anti-bribery in uno strumento di promozione di politiche di sostenibilità. 

Con questo obiettivo, ed in linea con proprio piano di sostenibilità, Gruppo CAP ha avviato un percorso di analisi e una profonda fase di studio, supportato anche figure di riferimento del settore, che si è concluso con l’elaborazione di nuovi criteri di valutazione dei propri fornitor, che vanno a implementare e arricchire quelli oggi esistenti.  

I criteri di valutazione sono stati conseguentemente ricondotti ai tre pilastri (pillars) di sostenibilità di Gruppo CAP: Sensibili, Resilienti e Innovatori, al fine di assicurare una stretta connessione tra il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità del Piano ed il sistema di valutazione dei fornitori tramite il Vendor Rating. 

Il Piano di sostenibilità di Gruppo CAP è divenuto infatti il punto di partenza dell’intera strategia industriale e rappresenta la base dei processi di dialogo e mediazione con gli stakeholder.

L’obiettivo che si pone Gruppo CAP è triplice:

Sensibilizzare i Fornitori rispetto ai temi legati alla sostenibilità, accompagnandoli in un progressivo percorso di crescita;

Promuovere politiche di sostenibilità attraverso il procurement;

Promuovere gli investimenti nei settori di ricerca e innovazione.

Tutti gli iscritti in Albo, anche se non in possesso dei requisiti richiesti dal Vendor rating, otterranno un punteggio non penalizzante. 

Il nuovo sistema è strutturato e volto a favorire un miglioramento continuo dei Fornitori che nel tempo potranno impegnarsi a incrementare il proprio rating di sostenibilità; non saranno valorizzate solo le così dette “certificazioni di sistema” in precedenza citate, ma anche le “best practice” adottate dal Fornitore significative di un impegno concreto finalizzato alla promozione della sostenibilità. 

Il nuovo algoritmo assicurerà maggiori probabilità di estrazione ai Fornitori maggiormente   sensibili alle tematiche di sostenibilità tra le quali: ambiente, sicurezza, etica, legalità, innovazione, diversity, gestione dell’energia e welfare. 

I potenziali criteri che sono stati inizialmente individuati, anche con il contributo di Martino & Partners Srl, derivano da una approfondita analisi del contesto economico e sociale di riferimento. Si è partiti, innanzitutto, da un’azione coordinata di approfondimento dei seguenti documenti ufficiali: i) i 17 Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (SDG); ii) UN Global Compact; iii) Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); iv) la cosiddetta Tassonomia Verde della Commissione Europea; v) il DNSH; vi) le varie comunicazioni della Commissione Europea su “lavoro dignitoso” e “buying social”; vii) La norma ISO 37001 Anti-bribery management systems per la prevenzione della corruzione; viii) la certificazione etica SA 8000; ix) la nuova linea guida ISO 20400 Sustainable procurement  

I documenti sono stati analizzati con l’obiettivo di individuare dei criteri caratterizzati dall’oggettiva comprovabilità e dalla trasversalità al tessuto economico di riferimento. Tutto ciò con la finalità primaria di evitare di proporre delle semplici enunciazioni di principio ma bensì solidi elementi di valutazione e confrontabilità di una effettiva sostenibilità ambientale e sociale dei Fornitori che aderiscono al Vendor Rating di Gruppo CAP. 

Tra i vari criteri individuati, tutti afferenti alla sfera ambientale e sociale come sopra ricordato, meritano particolare menzione quelli relativi a: I) Legalità II) Inclusione, III) Mitigazione e Adattamento, IV) Innovazione. 

La definizione di criteri ispirati alla “Legalità” è finalizzata alla promozione di buone pratiche di comportamento ovvero iniziative legate alla lotta alla criminalità organizzata, alla mafia e alla corruzione.

Con il criterio dell’”Inclusione” si vuole garantire la tutela delle fasce maggiormente vulnerabili e fragili quali giovani, donne, svantaggiati, disabili, rifugiati, nonché la Difesa dei lavoratori e delle comunità nelle quali vivono.

Con l’insieme di criteri connessi alla “Mitigazione” e “Adattamento”, Gruppo CAP intende contrastare il cambiamento climatico, rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi strettamente connessi al clima ed ai suoi mutamenti, promuovere catene di fornitura più sostenibili e meno inquinanti anche tramite Fornitori consapevoli del proprio impegno in tema di efficientamento ambientale tramite un consumo sostenibile delle risorse.

Da ultimo, il gruppo di criteri connessi all’”Innovazione” mira a potenziare la ricerca scientifica anche tramite Fornitori in grado di promuovere l’eco-innovazione in partnership con Gruppo CAP e creare valore condiviso nel contesto sociale e territoriale di riferimento. 

In una prima fase, al fine di rendere il nuovo modello il più possibile condiviso e basato su solidi principi, i criteri sono stati sottoposti al giudizio di un sottogruppo di “stakeholder interni” a Gruppo CAP, rappresentato da Managers, anche nello specifico ambito, RUP, Direttori Lavori e figure con forte expertise in sostenibilità e anticorruzione.

In una seconda fase, lo scorso 25 maggio, tutti i criteri sono stati presentati ad un gruppo di stakeholder esterni, figure riconosciute ed esperte nell’ambito delle tematiche connesse alla sostenibilità ambientale e sociale al fine di raccogliere le loro osservazioni per meglio orientare il nuovo sistema di vendor rating. I criteri sono stati anche posti a votazione, al fine di oggettivizzare i pareri degli esperti e definire una ponderazione degli stessi supportata da basi matematiche.  

Il percorso avviato si concluderà entro la fine del 2022 con la pubblicazione del nuovo sistema di vendor rating che sarà reso operativo a partire da Gennaio 2023. 

Vengono così rafforzati e confermati gli scopi perseguiti da Gruppo CAP riferibili alla tutela della risorsa idrica e del territorio, al contrasto dei cambiamenti climatici, alla riduzione degli sprechi, al facilitare e favorire l’integrazione nel mondo del lavoro di quei soggetti meritevoli di particolare tutela, all’incentivare politiche di welfare per il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie, al supportare la ricerca, allo sviluppo e all’innovazione tecnologica nonché alla riduzione delle disuguaglianze e parità di genere.

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