Acqua ed energia a Direzione Nord: una risorsa fondamentale per l’Italia e l’Europa - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:25

Acqua ed energia a Direzione Nord: una risorsa fondamentale per l’Italia e l’Europa

In un mondo messo in difficoltà dalla crisi climatica, a Direzione Nord un incontro per capire come ottimizzare l'utilizzo della risorsa più preziosa di tutte: l'acqua

Giorgio d'Enrico

Acqua ed energia a Direzione Nord:  una risorsa fondamentale per l’Italia e l’Europa

Si è tenuta lunedì 24 novembre 2025 alla Triennale di Milano la XXVII edizione di Italia Direzione Nord. Tra i numerosi temi di rilevanti attualità che sono stati affrontati,  nel panel “E come Energia Blu, E come Europa: tariffe e approvvigionamenti” si è discusso di gestione idrica, tariffe, produzione energetica e sicurezza della risorsa acqua, con investimenti, innovazione e sostenibilità al centro del dibattito.

All'incontro erano presenti Francesco Mascolo, Ad di MM Spa e Vicepresidente di Acqua Pubblica Europea, Gianluca Comazzi, assessore al territorio di Regione Lombardia, Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, Maria Cristina Rulli, professore di idrologia e sicurezza idrica e alimentare al Politecnico di Milano, Yuri Santagostino, presidente del Gruppo Cap e Patrizia Rutigliano, Ceo di Suez Italia. A chiusura del panel, l'intervento del vicepresidente Commissione per l'Industria, la ricerca e l'energia del Parlamento Europeo Giorgio Gori. Ecco i loro interventi.

 

Mascolo: “Entro il 2030 servirà il 40% in più di acqua”

Francesco Mascolo, Ad di MM Spa e Vicepresidente di Acqua Pubblica Europea, ha sottolineato che la risorsa idrica è in pericolo per cambiamenti climatici, inquinamento e frammentazione gestionale. “Entro il 2030 ci sarà una richiesta di circa il 40% in più di acqua rispetto a quella disponibile, minando la competitività dell’Europa”, ha spiegato, evidenziando la necessità di recuperare il ciclo naturale dell’acqua, avviare una water smart economy e ridurre del 10% il consumo in tutti i settori.

Comazzi: “Investimenti strutturali per la sicurezza idrica”

Gianluca Comazzi, assessore al territorio di Regione Lombardia, ha ricordato l’impegno della regione contro il dissesto idrogeologico, con oltre un miliardo di euro investiti negli ultimi cinque anni. “Per il Po’, unico grande fiume europeo a non essere bacinizzato, è attivo un progetto di rinaturazione da 350 milioni di euro, di cui 250 milioni in Lombardia”, ha precisato, sottolineando il ruolo fondamentale di vasche di laminazione e regolamenti per il recupero delle acque meteoriche.

Maione: “Autonomia gestionale e ritorno economico dai territori”

L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Giorgio Maione ha evidenziato i progressi ottenuti con la legge clima, in particolare sull’invarianza idraulica e l’autonomia regionale nella gestione delle dighe. “Questo garantisce investimenti per la produzione di energia elettrica e un ritorno economico per territori montani e sensibili dal punto di vista idrogeologico”, ha dichiarato, anticipando la messa a bando della gestione delle 20 dighe lombarde.

Rulli: “Analisi scientifiche per una gestione sostenibile della risorsa”

Maria Cristina Rulli, professore di idrologia e sicurezza idrica e alimentare al Politecnico di Milano, ha evidenziato il ruolo centrale dell’acqua nella produzione energetica, sia convenzionale sia rinnovabile, e come fattore limitante in tecnologie emergenti come l’idrogeno verde. “Occorre fare analisi idrologiche locali e scientificamente fondate per evitare competizioni tra settori e garantire una transizione energetica sostenibile”, ha spiegato, illustrando il progetto PNRR RETURN, dedicato alla gestione dei rischi idrici e ambientali su scala nazionale, dall’alluvione alla siccità, con strumenti per stimare il fabbisogno di irrigazione delle colture e ottimizzare l’uso della risorsa.   

Santagostino (Cap) annuncia investimenti per 290 milioni di euro

Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP, ha annunciato investimenti per 290 milioni di euro destinati a progetti di decarbonizzazione, gestione delle perdite e riuso dell’acqua, sottolineando che “avere una tariffa idrica tra le più basse d’Italia limita la possibilità di ulteriori investimenti”. 

 

Rutigliano: "Un modello regolato permette pianificazione a lungo termine"

Patrizia Rutigliano, Ceo di Suez Italia, ha concordato: “Un modello regolato permette pianificazione a lungo termine e sostenibilità delle tariffe, fondamentale soprattutto nelle aree più complesse del Paese”.

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