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Addio Gualtiero Marchesi, Milano e la Lombardia omaggiano il padre degli chef

Gualtiero Marchesi, il ricordo di Milano e della Lombardia


Anche Milano e la Lombardia piangono la scomparsa del grande chef Gualtiero Marchesi, spentosi martedì 26 dicembre all'età di 87 anni. "Salutiamo con profonda commozione Gualtiero Marchesi, maestro della cucina e padre della cultura gastronomica italiana. Una lunga carriera e la voglia di non mollare mai. Soprattutto, la volontà di insegnarme ai tanti giovani chef che sono passati dai suoi ristoranti. Milano gli deve moltissimo", è il messaggio del sindaco di Milano Beppe Sala. Mentre il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni ha commentato: "Addio Gualtiero, maestro impareggiabile di bravura e di stile. Hai saputo portare la cucina italiana su cime inesplorate senza mai perdere le radici della tua Milano. La Lombardia e l'Italia ti sono riconoscenti per sempre. RIP". Cordoglio anche da parte del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina: "Un onore avere conosciuto Gualtiero Marchesi, grande maestro della nostra Cucina e portabandiera del Paese". La scomparsa di Gualtiero Marchesi "lascia un grande vuoto nel mondo della cucina italiana conosciuta nel mondo". Lo dichiara Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Milano, aggiungendo che Marchesi "non era solo uno dei piu' grandi chef a livello internazionale, era un vero maestro capace di trasmettere alle giovani generazioni la sua arte straordinaria. E questa e' una qualita' molto rara in una professione naturalmente individualista. Molti grandi cuochi che oggi sono protagonisti della migliore cucina italiana sono il frutto della generosita' e della visione di Marchesi. E sono la sua piu' importante eredita'".

"Ci lascia un grande innovatore, icona dell'alta cucina nel mondo e Maestro per eccellenza, che meglio di chiunque altro ha reso unico e affascinante il legame tra la cultura e l'arte con la cucina". Cosi' l'assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini, a seguito della scomparsa dello chef Gualtiero Marchesi. "Solo pochi mesi fa, con grande entusiasmo e professionalita' - ha ricordato l'assessore - aveva compiuto per conto di Regione Lombardia un viaggio appassionante nelle province lombarde per raccontare la nostra grande offerta enogastronomica e ne era nata una delle iniziative piu' importanti di comunicazione turistica in questo ambito". "Sempre disponibile e presente ai nostri eventi piu' significativi di promozione del territorio, con la sua autorevolezza - ha concluso Parolini - ha portato il saper fare lombardo nel mondo, contribuendo in maniera esemplare a rendere la cucina un elemento di attrattivita' unico per la nostra regione e il Paese. In un'epoca in cui scarseggiano i veri maestri, i molti che hanno appreso da lui l'arte della cucina sono parte importante ed attuale della sua eredita'".

Gualtieri, i funerali venerdì mattina a Milano


Si terranno venerdi' mattina alle 11 nella chiesa di Santa Maria del Suffragio a Milano i funerali di Gualtiero Marchesi. Lo annuncia la Fondazione Gualtiero Marchesi che in una nota "saluta il cuoco, il Maestro e l'uomo di cultura. Uno spirito libero, arguto e coraggioso che con la sua cucina, basata sulla materia, l'essenzialita' e l'eleganza ha rivoluzionato la tradizione diventando un esempio per i futuri cuochi". Dopo la cerimonia la salma verra' tumulata nel cimitero di San Zenone Po accanto a quella della moglie Antonietta e ai suoi cari. Per il funerale la richiesta e' di non inviare fiori ma offerte alla stessa Fondazione. Il Comune di Milano ha deciso di aprire una camera ardente per Gualtiero Marchesi, concedendo il Teatro Dal Verme. Sara' cosi' possibile portare l'ultimo saluto al grande chef domani dalle 10 alle 20 e venerdi' dalle 9 alle 10.

Il nome di Marchesi è indissolubilmente legato alla città di Milano e al ristorante che rese leggendario in via Bonvesin de la Riva, lungo i Navigli, a partire dagli anni Ottanta: primo chef italiano a ricevere le tre stelle Michelin, per poi polemicamente rifiutarle. Dalla sua cucina sono passati, tra gli altri, Cracco, Oldani, Crippa, Berton e Knam. Ambrogino d'Oro nel 1986 e Longobardo d'Oro nel 1999, ora a Milano già si pensa a come ricordare degnamente il maestro, magari legando al suo nome una scuola per chef o dedicandogli una strada cittadina.

"Milano dedichi una strada o un luogo pubblico a Gualtiero Marchesi come segno di gratitudine a un grande milanese, ambasciatore positivo e vincente della sua citta', della Lombardia e piu' in generale dell'intero Paese a livello internazionale". A chiederlo e' Nicola Cesare Baldrighi, a nome del Consorzio Grana Padano, il prodotto Dop piu' consumato del mondo con oltre 4 milioni e 800 mila forme annue. "Il nostro appello - aggiunge il presidente Baldrighi - e' principalmente rivolto all'Amministrazione Comunale di Milano, citta' in cui Marchesi e' nato e ha aperto il suo primo 'storico' ristorante. Ma e' anche un invito che, declinato su iniziative o eventi, puo' essere colto da tutti coloro, noi compresi, che in Italia hanno beneficiato della spinta propulsiva 'inventata' dalla genialita' di Gualtiero Marchesi. Il suo grande merito e' stato quello di coniugare eccellenza e qualita' a gusto e genuinita'. Un modo d'agire che ogni giorno anche Grana Padano propone a tutti i consumatori".

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