Alessandro Morelli a Direzione Nord: "Serve una struttura nazionale permanente per dialogare sui grandi eventi" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 17:36

Alessandro Morelli a Direzione Nord: "Serve una struttura nazionale permanente per dialogare sui grandi eventi"

Il Sottosegretario: "La pista di bob a Cortina? Una delle opere più difficili, ma ce l'abbiamo fatta"

di Roberto Servio

Alessandro Morelli a Direzione Nord: "Serve una struttura nazionale permanente per dialogare sui grandi eventi"

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli tra i protagonisti della XXVII edizione di Italia Direzione Nord alla Triennale di Milano il 24 novembre. Morelli nel suo intervento ha rilanciato la necessità di una struttura nazionale permanente capace di dialogare con i principali organismi internazionali: "Non possiamo ricostruire ogni volta da zero i team che interloquiscono con il Comitato Olimpico e con le istituzioni dei grandi eventi. Serve un gruppo stabile che rappresenti l'Italia con continuità".

"Due miliardi di televisori si accenderanno su Bormio, Livigno e Cortina"

A Direzione Nord, oggi a Milano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli ha rivendicato il risultato ottenuto sulla pista da bob di Cortina, definita "una delle opere più difficili e discusse degli ultimi anni". Ha ricordato che il progetto era partito "in un contesto ostile: il territorio non la voleva, le associazioni non la volevano", mentre circolavano ipotesi di spostare le gare all'estero. "Si diceva che non ci sarebbero stati i tempi, che mancavano i fondi, che non esisteva la ditta adeguata. Subito si parlava di Austria, Svizzera, Stati Uniti. Ma la pista di bob si fa a Cortina. E così è stato".

Il sottosegretario ha difeso i 118 milioni investiti: "Servono a mantenere le Olimpiadi in Italia e a far sì che due miliardi di televisori si accendano su Cortina, Livigno, Bormio e tutte le nostre località", ringraziando le maestranze: "La pista l'hanno fatta i ghiacciatori e centinaia di operai che ancora oggi stanno lavorando". Morelli ha infine ribadito la portata complessiva dell'operazione Milano-Cortina: "Non abbiamo costruito un impianto per 80 atleti italiani, ma un'infrastruttura per tutte le nazionali del mondo". E sui territori: "Le Olimpiadi danno lo slancio, ma la capacità di trasformarlo in sviluppo spetta alle amministrazioni locali e alle regioni".

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