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"Alessia Pifferi diceva un sacco di balle". Parole scottanti del vicino
Alessia Pifferi e la figlia Diana

"Alessia Pifferi diceva un sacco di balle". Parole scottanti del vicino

Durante la trasmissione “Iceberg Lombardia”, in programma questa sera dalle 20.30 su Telelombardia, ci saranno alcune dichiarazioni da parte del vicino di casa di Alessia Pifferi, la donna in carcere con l’accusa di aver lasciato morire la figlia Diana. Il vicino mostra alcune chat in cui Alessia Pifferi chiedeva a lui contatti di uomini disposti a fare sesso a pagamento.

Il vicino di Alessia Pifferi: “Alessia cercava qualcuno che la pagasse per sesso”


Alessia Pifferi mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno che poteva pagarla anche in cambio di sesso. Mi diceva che aveva bisogno di soldi. Conoscevo Alessia Pifferi, parlavamo attraverso la chat di Messenger. A inizio luglio, prima di essere arrestata, mi ha scritto: "prova a chiedere al tuo amico se vuole passare la notte con me, mi da' 300 euro. Devo per forza trovare quei 300 euro entro domani perché ho le bollette della corrente da pagare. Se non le pago sono nella cacca perché sono già scadute. Io le ho risposto che avrei provato a chiedere a questo mio amico, ma le ho scritto che poi doveva essere direttamente lei a parlarci. Anche perché non potevo chiedere io a questo ragazzo 300 euro per fare sesso con Alessia Pifferi.

 

Il vicino:“Non ho mai "procurato" uomini ad Alessia Pifferi”


"La Pifferi mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno e io le ho mandato un mio amico, sapevo che non c'era problema per né per me né per lui. Quindi si sono organizzati ed è andato a casa di lei. Io non ho mai avuto a che fare con lo scambio di soldi tra lei e questo ragazzo, io no ho mai preso niente.
Non ho mai "procurato" uomini ad Alessia Pifferi. Falso anche che le ho proposto di farle la spesa in cambio di sesso con me. Le ho mandato questa persona due volte. La prima volta l'ha pagata, la seconda quei 300 euro erano solo un prestito e Alessia Pifferi aveva detto che glieli avrebbe restituiti. Il ragazzo mi ha contattato per sapere quando la Pifferi gli avrebbe dato indietro i soldi. Ho scritto alla Pifferi, mi ha risposto il 13 luglio 2022 alle 18.58 (il giorno prima che Alessia lasciasse sua figlia da sola per andare a Leffe).
Mi ha scritto: "ciao sono in ospedale dal papà della bimba ha avuto un incidente. Su c'è la babysitter con Diana. Domani mattina vado io un banca. Subito".

Il vicino: “Raccontava un sacco di balle”

"Raccontava un sacco di balle. Ho tutte le chat che provano quello che sto dicendo, non le ho mai cancellate. Mi aveva raccontato che il papà di Diana era morto, non era sincera raccontava un sacco di balle. È stato quello il problema. Quei 300 euro non glieli ha mai restituiti, perché dopo si è inventata un po' di cose e l'ha tirata per le lunghe. Poi dopo c'è stato il casino. Non capivo bene cosa facesse, mi faceva vedere foto strane. Foto in cui era mezza nuda. E infatti aveva chiesto anche a me se volevo fare sesso in cambio di denaro, non ho cancellato nessuna chat, le conservo"

 

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