Amministrative, la Lombardia non decide. Capoluoghi al ballottaggio
Non solo Bergamo, ma anche Pavia e Cremona. Sul fronte dei capoluoghi di provincia la Lombardia non ha scelto i propri nuovi sindaci al primo turno. A nessuno dei contendenti nelle principali partite elettorali, infatti, e' riuscito di centrare l'obiettivo della fascia tricolore aggiudicandosi la maggioranza delle preferenze. La prima a conoscere il proprio destino di ballottaggio, e' stata ieri sera Bergamo: qui, l'ex manager televisivo, Giorgio Gori, che corre per il centro sinistra ha arrestato la sua corsa al 45,48%, inseguito a stretto giro da Franco Tentorio che provava a tenersi la citta', bloccato sul 42,17%. Un testa a testa il cui esito sara' difficile da prevedere e sul quale pesera' l'8,24% conquistato dal Movimento a 5 Stelle.
'Rimandato al ballottaggio anche Alessandro Cattaneo, noto come 'il sindaco piu' amato d'Italia', che e' riuscito a riconquistare per contro del centro destra la sua Pavia sebbene sia riuscito ad avvantaggiarsi di dieci punti sul rivale, Massimo Depaoli (46,68% contro 36,44) che forse rendono il secondo turno meno incerto. A Cremona, Lega e Grillini presenti con propri candidati hanno frantumato le preferenze, erodendo soprattutto il bottino del sindaco uscente, a capo della coalizione dei centro destra, Oreste Perri (33,31%) che ha visto il sorpasso netto di Gianluca Galimberti (45,80%), candidato del centro sinistra. Anche la Lombardia, quindi, si accoda al successo generale del Pd che se in questa Regione non ha significato un trionfo immediato dei candidati espressi, ha costretto tre sindaci uscenti, tutti di centro destra, al ritorno alle urne.