Beccaria di Milano, l'accusa del sindacato degli agenti: “Una scuola per delinquere, evasioni triplicate” - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 11:02

Beccaria di Milano, l'accusa del sindacato degli agenti: “Una scuola per delinquere, evasioni triplicate”

Nuova evasione al Beccaria: 17enne marocchino scavalca le inferriate e fugge dal carcere minorile. Il sindacato S.PP denuncia: “Carenze gravissime negli organici. Quattro fughe in una settimana”

di Giorgio d'Enrico

Un detenuto di 17 anni è evaso dall’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano. Il giovane, di origine marocchina, era stato arrestato per rapina e ha scavalcato le inferriate. L’episodio riaccende l’attenzione sulle gravi criticità del carcere minorile. Il sindacato di polizia penitenziaria S.PP denuncia: “Le evasioni sono aumentate del 300%, mancano gli agenti. Il Beccaria è tra gli istituti più difficili d’Italia. Qui si forma la futura criminalità adulta”.

Milano, minorenne evaso dal carcere Beccaria

Ha solo 17 anni, è di origine marocchina ed è riuscito a fuggire scavalcando le inferriate del carcere per Minorenni Cesare Beccaria di Milano. Era stato arrestato per rapina a mano armata. La notizia dell’evasione è stata resa nota da Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP.), che lancia un nuovo allarme: “Il Beccaria si conferma il più problematico tra gli istituti minorili italiani”.

Allarme evasioni: “Aumento del 300% in pochi mesi”

Secondo il sindacato, negli ultimi mesi le evasioni e i tentativi di evasione nelle carceri sono aumentati del 300%. “Siamo di fronte a un’emergenza nazionale – denuncia Di Giacomo –. In troppi istituti penitenziari, come al Beccaria, la carenza di agenti è tale da lasciare anche solo quattro operatori a controllare 60 o 70 ragazzi”. In una sola settimana, spiega ancora, sono stati registrati quattro episodi tra fughe riuscite e sventate. Il Beccaria è da anni oggetto di polemiche per le condizioni interne e per la gestione della sicurezza. “È un istituto difficile, anche per la tipologia dei giovani detenuti, spesso molto fragili o con storie di marginalità e violenza. Ma il sistema attuale non solo non li recupera: li accompagna direttamente verso una carriera criminale”, afferma Di Giacomo.

"Sistema minorile fallimentare: una scuola per delinquere”

Il segretario del S.PP definisce il sistema carcerario minorile “una scuola per delinquere”, citando dati allarmanti. Il 90% dei ragazzi che entra in un Ipm finisce poi in carcere da adulto. Il 70% degli ingressi avviene per custodia cautelare, con una permanenza media di poco più di 100 giorni. Nel 2023, il 79,3% dei nuovi ingressi nei penitenziari minorili è avvenuto per custodia cautelare. Dei restanti 237 ingressi, ben 140 sono stati esecuzioni di pena dalla libertà.

Il sindacato chiede misure urgenti, a partire da un massiccio piano di assunzioni per rafforzare gli organici. Ma anche più supporto sanitario e psicologico per evitare il degenerare delle condizioni interne. “Il regolamento carcerario è calpestato ogni giorno – denuncia Di Giacomo – tra continue aggressioni agli agenti e abbandono dei detenuti più fragili. Se si vuole davvero fermare la strage silenziosa dei suicidi, che sono già 44 dall’inizio del 2024, bisogna intervenire subito”.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO








A2A