Caso Raoul Bova, Monzino: "Ho fatto tutto per Martina. Tra noi più di un'amicizia ma ora non mi parla più" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 11:40

Caso Raoul Bova, Monzino: "Ho fatto tutto per Martina. Tra noi più di un'amicizia ma ora non mi parla più"

Il pr milanese racconta il legame con Martina Ceretti e respinge l’accusa di ricatto nei confronti di Raul Bova: "Ho girato solo a Corona gli audio e le chat"

di Giorgio d'Enrico

Federico Monzino, il 29enne pr milanese coinvolto nel caso degli audio di Raoul Bova, nega di essere l’autore dei messaggi inviati all’attore. "Ho passato i contenuti solo a Fabrizio Corona, che ha agito autonomamente", ha dichiarato attraverso il suo legale. In un’intervista, Monzino racconta il legame speciale con la modella Martina Ceretti e svela i retroscena della scelta di condividere quelle chat. Intanto prosegue l’indagine della procura di Roma per tentata estorsione.

Caso Raoul Bova, il 29enne Monzino: "Non ho inviato messaggi all'attore"

"Federico Monzino riferisce di non essere l'autore dei messaggi inviati a Raoul Bova; inoltre Fabrizio Corona è l'unica persona a cui ha inoltrato le chat e gli audio in questione". Con queste parole Sirio Serafinelli, avvocato del giovane pr milanese, chiarisce la posizione del suo assistito nella vicenda che ha portato l’attore a denunciare presunti ricatti.

"Ho fatto tutto per Martina Ceretti"

In un’intervista al Corriere della Sera, Monzino spiega inoltre di aver girato i contenuti a Corona per motivi personali legati alla modella Martina Ceretti. "Ho fatto tutto per la ‘mia’ Marti, per farla uscire al massimo perché le voglio bene", ammette. L’obiettivo era che il materiale potesse mostrare la modella "in ottima luce". Tuttavia, dopo la diffusione degli audio, Ceretti ha chiuso ogni contatto con lui, disattivando i social e cambiando numero. "Mi sentirei sollevato se riuscissi a contattarla, anche solo per sapere come sta. Non mi parla più", confessa.

Un rapporto "più che di amicizia" tra Monzino e Martina Ceretti

Monzino definisce il legame con la modella come qualcosa di più di una semplice amicizia: "Non stiamo insieme ufficialmente, ma non siamo nemmeno amici: c’è un legame più profondo". Il pr rivela che Ceretti ha cercato di difenderlo, sostenendo che Corona l’avesse drogato per rubare le chat. "Fabrizio non mi ha costretto né ingannato – precisa – Martina lo ha detto per proteggermi, abbiamo un legame speciale".

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Monzino nega qualsiasi contatto diretto con Raoul Bova: "Io ho inviato il materiale solo a Corona, mai direttamente o indirettamente a Raoul Bova". Secondo lui, l’ex re dei paparazzi avrebbe agito in totale autonomia: "Come le chat siano arrivate a Bova non lo so. Dopo averle ricevute, Corona ha agito in totale autonomia. Da quel momento, io non ho avuto più alcun controllo su quei contenuti". La procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentata estorsione, e sia Monzino che Corona e Ceretti sono stati perquisiti dalla polizia postale.

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