Milano
Caso De Astis, arrestata la madre dell'11enne che la uccise. Salvini attacca: "Campi rom fuori controllo, servono le ruspe"
La 33enne Sulejmanovic finisce a San Vittore: Salvini attacca i campi Rom, De Corato chiede responsabilità al Comune

Matteo Salvini
Paola Sulejmanovic, madre di due dei minorenni coinvolti nel tragico investimento di via Saponaro, è stata arrestata per un cumulo di pene legate a furti. Matteo Salvini invoca “ruspe contro i campi Rom”, mentre Riccardo De Corato chiede verifiche sul ruolo del Comune e dei servizi sociali.
Caso De Astis, arrestata la madre dell'11enne che la uccise. Salvini attacca: "Campi rom fuori controllo, servono le ruspe"
La 33enne Paola Sulejmanovic, madre di due dei quattro ragazzini che l’11 agosto erano a bordo dell’auto che ha travolto e ucciso Cecilia De Astis, è stata arrestata e portata nel carcere di San Vittore. La donna deve scontare una condanna definitiva di 3 anni e 10 mesi per furti commessi tra il 2017 e il 2019. Al momento dell’arresto, aveva con sé oltre 130 grammi di monili d’oro e circa 1.500 euro in contanti.
La reazione di Matteo Salvini
Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la notizia sui social attaccando duramente la gestione dei campi Rom: “Basta degrado, la risposta sono il lavoro e le ruspe”. Per il ministro delle Infrastrutture, l’arresto della Sulejmanovic è la dimostrazione di un problema di legalità che va affrontato con decisione.
Le accuse di De Corato al Comune
Sulla vicenda è intervenuto anche Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano, che ha ringraziato le forze dell’ordine per l’arresto, ma ha puntato il dito contro Palazzo Marino e i servizi sociali. “Dov’erano mentre un ragazzino di undici anni imparava a guidare un’auto rubata? È compito del Comune vigilare e intervenire”.
De Corato ha chiesto un’immediata verifica delle segnalazioni ricevute e degli interventi messi in campo dalle istituzioni. Secondo il deputato, se i protocolli non hanno funzionato, è necessario rafforzare i controlli, le équipe educative e il coordinamento con prefettura e tribunale dei minorenni. “La tutela dei minori non può restare solo sulla carta” ha concluso.