Cecchetti (Lega): “Parole vergognose da Ilaria Salis, offeso l’onore dei Carabinieri uccisi a Verona” - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:50

Cecchetti (Lega): “Parole vergognose da Ilaria Salis, offeso l’onore dei Carabinieri uccisi a Verona”

Il deputato attacca l'esponente di AVS dopo le sue dichiarazioni sulla tragedia di Castel D'Azzano

di Giorgio d'Enrico

Cecchetti (Lega): “Parole vergognose da Ilaria Salis, offeso l’onore dei Carabinieri uccisi a Verona”

Le dichiarazioni di Ilaria Salis sulla morte di tre carabinieri durante lo sgombero di un'immobile a Castel d'Azzano (Verona) hanno suscitato molte reazioni, non ultima quella di Fabrizio Cecchetti, deputato lombardo della Lega e Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, il quale ha definito "vergognose" le parole della donna. “Dire che ‘la politica deve assumersi la propria corresponsabilità’ è un insulto all’onore dei tre Carabinieri uccisi mentre facevano il proprio dovere - ha detto Cecchetti - Nessuna giustificazione, nessuna analisi sociologica potrà mai cancellare l’orrore di quanto accaduto. Chi spara contro le Forze dell’Ordine, contro chi rappresenta lo Stato, è un assassino".

Il parlamentare ha poi proseguito la sua critica con un riferimento alla contestata scelta dell'Eurocamera di mantenere l'immunità per l'esponente di AVS: "Che a dirlo sia una parlamentare europea fa ancora più rabbia: perché la ‘vera colpa’ della politica, in questo caso, è stata quella di salvarla da un processo dovuto, a differenza dei più di 3.000 italiani detenuti all’estero che non possono contare sull’immunità parlamentare. Frasi inaccettabili da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni, non offenderle". Cecchetti ha concluso rinnovando il suo "rispetto per i Carabinieri, per le loro famiglie e per chi ogni giorno rischia la vita per difendere la nostra sicurezza.”

Le controverse dichiarazioni di Ilaria Salis

Le parole dell'eurodeputata cui Cecchetti fa riferimento sono state espresse dalla Salis sui suoi profili social il giorno dopo la strage: "Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione. E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile — insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo — di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica".

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