Centri massaggi, sex worker e creator: evasione fiscale da 1,5 milioni a Brescia - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 09:51

Centri massaggi, sex worker e creator: evasione fiscale da 1,5 milioni a Brescia

Undici evasori scoperti, sette completamente sconosciuti al Fisco

di Roberto Servio

Centri massaggi, sex worker e creator: evasione fiscale da 1,5 milioni a Brescia

Nell’ultimo anno la Guardia di Finanza di Brescia ha condotto una serie di controlli nei confronti di centri massaggi, sex worker e creator di contenuti espliciti, anche attivi su piattaforme online, scoprendo irregolarità diffuse. I reparti territoriali del Comando Provinciale hanno individuato 11 persone sospettate di evasione fiscale, tra cui 7 completamente inadempienti agli obblighi tributari, per un totale di imponibile sottratto al Fisco prossimo a un milione e mezzo di euro.

Il caso più grave: quasi 500mila euro non dichiarati

Il caso più rilevante riguarda una sex worker individuata a Desenzano del Garda, che secondo gli accertamenti avrebbe omesso di dichiarare quasi mezzo milione di euro. In collaborazione con l’Agenzia delle Entrate di Brescia è stato disposto un sequestro conservativo amministrativo su un appartamento con garage, per evitare la dispersione dei beni e garantire il credito erariale.

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Centri massaggi solo di facciata: trovati 11 esercizi irregolari

L’operazione ha messo in luce la natura reale di 11 centri massaggi distribuiti tra Brescia, Concesio, Desenzano del Garda e Darfo Boario. Le attività, formalmente legate al settore del benessere, offrivano in realtà prestazioni riconducibili al sex working. All’interno sono stati trovati 10 lavoratori in nero e uno irregolare. A Darfo Boario, oltre alla mancanza della Scia, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie, che hanno portato alla sospensione immediata dell’attività tramite ordinanza del sindaco.

Altri 13 lavoratori in nero in un locale notturno

Il fenomeno del lavoro sommerso ha interessato anche un locale d’intrattenimento notturno di Nuvolera, dove i controlli hanno portato a individuare altri 13 lavoratori in nero.

Secondo la Guardia di Finanza, l’operazione si inserisce in una strategia più ampia volta a contrastare le aree di illegalità legate al sex working irregolare e alle attività mascherate da centri massaggi. Ambiti che, in assenza di controlli, autorizzazioni e adempimenti fiscali, alterano la concorrenza e possono incidere sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini.

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